Sequestro di beni per 3 milioni a Milano: colpito il boss della ‘ndrangheta lombarda
La divisione Anticrimine della Questura di Milano, guidata da Alessandra Simone, ha inflitto un nuovo duro colpo al boss della ‘ndrangheta lombarda Francesco Manno (57 anni) con un sequestro di beni che supera il valore di 3 milioni di euro.
Il provvedimento odierno segue un altro sequestro per oltre un milione - eseguito sempre della divisione Anticrimine del capoluogo meneghino - ed effettuato proprio a marzo di quest’anno.
Allora i sigilli scattarono su un bar-tavola calda, un immobile adibito a bar, un altro utilizzato come asilo (tutti a Pioltello) e per 50 mila euro su un conto corrente.
Manno, ritenuto il capo della “locale” di Pioltello, era stato coinvolto nella maxi indagine “Infinito” (LEGGI) ed è in carcere dal 2010; ha ricevuto l’ultima condanna nel 2017, con una pena a 13 anni di reclusione.
I suoi problemi con la giustizia, però, iniziano addirittura 30 anni fa, nel lontano 1989 quando fu già condannato a quasi due anni per spaccio di stupefacenti. Qualche anno dopo, nel 1994, arriverà l’arresto per traffico di droga, insieme al fratello ed altri cugini, ma Manno sarà comunque assolto.
Sarà invece nel 2014 che verrà condannato in Appello a 9 anni per associazione mafiosa per poi arrivare all’ultima sentenza a suo carico di due anni fa.
(aggiornata alle 12:20)