Al via il processo a Lucano e ad altri 26, corteo a Locri
Il “Comitato Undici Giugno” ha organizzato per domani mattina, martedì 11 giugno, in concomitanza con la prima udienza del processo che vede imputato Mimmo Lucano e altre 26 persone, una serie di iniziative a Locri.
In piazza Tribunale si terrà un piccolo presidio con gazebo; lungo le vie cittadine si snoderà un corteo, con partenza alle 9 e, nel pomeriggio, dalle 14, assemblea presso la Casa della Cultura.
Partirà infatti domani mattina davanti al collegio del Tribunale di Locri, Fulvio Accurso presidente, il processo all’ormai ex sindaco di Riace rinviato a giudizio assieme ad altre 26 persone dal gup Amalia Monteleone nell’ambito dell’inchiesta Xenia (LEGGI).
Si è definito “sereno” Lucano, perché afferma di essere “sicuro che nel processo prevarranno le cose vere e la giustizia, anche perché ci sarà una controparte rispetto alle accuse”.
Ha quindi ricordato che su alcuni aspetti “ci sono stati pronunciamenti favorevoli, si veda il Gip, la Cassazione, il Tar, che già hanno detto, anche con parole eclatanti, che non abbiamo responsabilità, non abbiamo fatto speculazioni e non ci siamo arricchiti”.
Lucano ha quindi parlato del Modello Riace, sostenendo che i giudici “non si sono mai chiesti come mai il mondo – studiosi, antropologi, scrittori, registi – abbia dato un preciso giudizio rendendosi conto del fatto che una piccola comunità aveva dimostrato che l’immigrazione, soprattutto in una terra debole come la nostra, non solo era una problema ma anzi la soluzione a problemi come lo spopolamento o l’assenza di servizi.”
Per l’ex primo cittadino, infatti, “Riace è diventata un’icona, ieri a Piazza Maggiore a Bologna – ha detto - ne ho avuto l’ennesima conferma. È impressionante vedere quante persone vogliono ancora dare testimonianza a sostegno della nostra esperienza.”
La cittadina rappresenta, infine, per Lucano “la forte contrapposizione a chi vuole costruire una società disumana e fondata sulla discriminazione.”
(ultimo aggiornamento 17:45)