Enoteca: De Masi (Idv), l’idea è stata mia
Il capogruppo dell'Italia dei valori in Consiglio regionale Emilio De Masi contesta le dichiarazioni di esponenti politici locali successive all'approvazione della legge che istituisce le Enoteche regionali. "In primo luogo - secondo De Masi - occorre ricordare, non per mera rivendicazione di primogenitura, che l'ideazione di questa importante iniziativa prese le mosse, alcuni anni addietro quando rivestivo il ruolo di vicepresidente della Provincia. Si avviò una concertazione fruttuosa con ogni soggetto istituzionale titolato nel settore vitivinicolo e gli enti locali ed associativi". L'esponente dell'Idv continua: "Il processo progettuale proseguì nel corso della precedente legislatura regionale ma senza un definitivo approdo, malgrado gli sforzi dell'allora assessore Sulla e quelli dell'on. Pacenza. La circostanza conferma, una volta di più, la persistenza di una debolezza politica del nostro territorio accentuata o comunque determinata, in particolare, dalla egoistica egemonia delle province con maggiore consistenza demografica e territoriale". Per Emilio De Masi anche nell'attuale tornata istituzionale si e' corso il rischio di sperimentarne le conseguenze, con lo snaturamento della sua proposta che prevedeva l'attribuzione di tutte le prerogative funzionali all'unica sede naturalmente individuata nel Cirotano. "La proposta iniziale della Giunta Scopelliti - precisa De Masi - infatti si limitava ad accreditare il nostro territorio dell'unica funzione di centro storico privato della facoltà della ricerca e dell'innovazione tecnologica cui e' in definitiva connesso il valore complessivo dell'Istituzione". Il capogruppo dell'Idv sostiene che qualche collega di maggioranza si era affrettato a celebrare come un successo per il Crotonese la determinazione della Giunta, rispetto alla quale ricorda di avere sollevato soprattutto in Commissione le nostre risentite obiezioni. "Per fortuna - puntualizza De Masi - la sensibilità dell'on. Dattolo ha contribuito alla realizzazione di un compromesso che, al di là della contraddittorietà personalmente rilevata durante il dibattito consiliare, quanto meno riaccredita funzionalmente l'Enoteca, nella sua sede cirotana, di prerogative essenziali". L'esponente dell'Italia dei valori ricava dalla vicenda una sorta di morale politica che così riassume: "L'umiltà' dovrebbe caratterizzare ogni nostro proposito, eludendo la tentazione tutta istintiva, di assecondare le posizioni politiche assunte dalla propria parte e, in secondo luogo, la coesione della rappresentanza istituzionale della nostra realtà, come reiteratamente affermato, costituisce premessa irrinunciabile per il perseguimento di obiettivi dal valore strategico per la nostra provincia".