Carneficina tra le cosche del crotonese: tre ergastoli
Ergastolo peri il boss Nicolino Grande Aracri, per Vito Martino e Salvatore Nicoscia.
È questa la condanna sentenziata dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro nel processo inerente una serie di omicidi ed un tentato omicidio, avvenuti tra il 1999 e il 2000 tra Santa Severina, Cutro e Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, tra cui quelli di Raffaele Dragone e Tommaso De Mare.
Gli omicidi rientrano nell’inchiesta della Dda di Catanzaro “Scacco Matto” (LEGGI) che raccoglie anche l'assassinio di Antonio Macrì e Rosario Sorrentino ed il duplice omicidio di Francesco Arena e Francesco Scerbo, uccisi con raffiche di kalashnikov.
La sentenza dei giudici di secondo grado è stata emessa dopo che la Corte di Cassazione, nel giugno del 2017, aveva annullato con rinvio la prima sentenza d’appello emessa il 4 luglio 2015 che condannava a 30 anni Grande Aracri e Martino e a 25 anni e 6 mesi di reclusione Nicoscia.