‘Ndrangheta in Valle d’Aosta e nel Bolognese, scattano gli arresti: i clan si contendevano il “Nord”
Estorsioni, armi, droga e - ormai una consuetudine - il controllo “asfissiante” delle attività economiche del territorio: non nolo nel profondo sud, come la Calabria, manche del profondo nord, come la Valle d’Aosta.
Dalle prime ore di stamani una vasta operazione dei Carabinieri di Reggio Calabria, con il supporto di militari del Comando Provinciale di Bologna e del Gruppo di Aosta, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della città dello Stretto, stanno effettuando un blitz - appunto tra tutte e tre le stesse province – eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare a carico di diverse persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso.
Colpite le pericolose cosche della ‘ndrangheta di San Giorgio Morgeto e Cittanova, nel reggino, con le loro “diramazioni” nel nord Italia.
Dalle indagini è emersa anche una fase di contrapposizione tra la “Locale di San Giorgio Morgeto” e il clan “Facchineri” di Cittanova, causata dalla volontà di quest’ultimo di mantenere il predominio nel comune sangiorgese e in Valle d’Aosta.
I particolari dell’operazione saranno spiegati durante una conferenza stampa che il Procuratore Giovanni Bombardieri terrà alle 10.30 nel Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria.