Trovato cadavere a Mesoraca, avviate le indagini: scoperto un secondo corpo
Sono due e non uno, come inizialmente appreso da fonti investigative, i cadaveri che sono stati ritrovati questa mattina in località Valdaro, frazione di Mesoraca, nel crotonese.
I carabinieri della stazione locale sono intervenuti e hanno effettuato un sopralluogo con la squadra rilievi tecnici del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dell’arma del capoluogo.
Sono in corso le indagini e gli approfondimenti sul caso per stabilire l’esatta identità.
Il luogo del ritrovamento è non molto distante dall’azienda agricola dei due imprenditori scomparsi a Pasqua di quest’anno, Rosario e Salvatore Manfreda, padre e figlio rispettivamente di 69 e 34 anni (LEGGI), entrambi residenti a Foresta di Petilia Policastro.
Accusate del loro omicidio e della scomparsa, il primo di luglio erano state raggiunte da un provvedimento di fermo tre persone: Pietro Lavigna (di 49 anni), e Pasquale e Salvatore Emanuel Buonvicino (quest’ultimi anche loro padre e figlio di 51 e 20 anni ed il secondo allora irreperibile) (LEGGI).
I corpi di entrambe le vittime, però, non sono stati ancora ritrovati, e non si può escludere l’ipotesi che i cadaveri di oggi, ritrovati in avanzato stato di decomposizione, in una zona scoscesa, possano appartenere ai due agricoltori petilini.
I primi accertamenti eseguiti dal medico legale, intervenuto sul posto, hanno consentito di stabilire che il primo corpo appartenga infatti ad un uomo di età compresa tra i 30 e 40 anni. In un sacco, presente lì vicino, è stato poi ritrovato l’altro cadavere.
Le salme verranno trasferite nell’obitorio dell’ospedale di Crotone per essere sottoposte all’esame autoptico necessario per determinare la loro identificazione e le cause della morte.
I carabinieri della Compagnia di Petilia e del Comando Provinciale del capoluogo confermano di stare indagando sulle ultime scomparse verificatesi in provincia.
(aggiornata alle 15:15)