Alluvione del 2006 a Vibo: chieste 10 condanne e 4 assoluzioni
Dieci condanne e quattro assoluzioni. È quanto richiesto dalla Procura di Vibo Valentia nel processo scaturito dopo l’alluvione che il 3 luglio del 2006 travolse Vibo Marina, provocando tre vittime e ingenti danni alle abitazioni ed alle attività del territorio, alcune delle quali costrette a chiudere dopo aver atteso invano i risarcimenti.
Dopo 13 anni e mezzo dall’accaduto, il Pm Concettina Iannazzo ha così chiesto tre anni di reclusione per Domenico Corigliano, al tempo comandante della polizia municipale; per Giacomo Consoli, ex dirigente del settore Lavori pubblici del Comune; 2 anni e sei mesi per Pietro La Rosa, addetto alla sorveglianza idraulica dei bacini idrografici nella provincia di Vibo; 2 anni invece per Raffaella, Alessandra, Maria Antonietta e Fabrizio Marzano, proprietari di alcuni immobili in contrada Sughero; altrettanti anni per Filippo Valotta e per Giovanni Ricca, quest’ultimo responsabile pro tempore dell’Abr; due anni ancora per Ottavio Amaro, responsabile al tempo dell’Autorità di bacino.
Invocata invece l’assoluzione per Ugo Bellantoni, ex dirigente del Comune di Vibo, Silvana De Carolis, ex dirigente del settore Lavori pubblici e Urbanistica dello stesso ente, Gaetano Ottavio Bruni, ex presidente della Provincia di Vibo, e Paolo Barbieri.
Tra le parti civile il Comune, la Provincia di Vibo e la Regione, oltre che i familiari delle vittime, 17 cittadini privati, e il Wwf.