Fondi alluvionali, ultima possibilità: Grillo esorta alla rendicontazione
«Lo stato di emergenza lo si è superato da molto tempo. Ciò nonostante siamo ancora in attesa della regolare rendicontazione da parte degli enti attuatori per poter considerare definitivamente chiusa la misura di intervento “A1”». Il consigliere regionale Alfonso Grillo torna sulla questione dei fondi alluvionali e rammenta alla Camera di commercio di Vibo, in qualità di ente deputato all’accertamento e al censimento dei danni subiti dalle aziende del territorio all’indomani dell’evento alluvionale del 2006, di dover rendicontare la prima tranche di fondi erogati in favore dei richiedenti.
«I soggetti attuatori - ripercorre Grillo -, nominati a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza, dell’allora commissario Agazio Loiero, con l’ordinanza numero 61 del 14 luglio del 2006, sono gli enti cui nel post-alluvione venne affidata la capacità di spendere, programmare e impegnare le somme destinate al Vibonese. Tali soggetti si assunsero l’onere di rendicontare le somme elargite».
Secondo quanto rilevato in una serie di incontri tenutisi nel corso del 2013 con, fra gli altri, la Protezione civile, vi sarebbero state delle criticità nell’iter procedurale relativo alla rendicontazione delle somme trasferite dall’ente camerale vibonese in favore delle aziende, che renderebbero la Camera di commercio inadempiente rispetto all’obbligo assunto nel 2006. «In uno dei tanti incontri - ricorda il consigliere - che si tennero rispetto alla vicenda, alcuni dei responsabili camerali sottolinearono, come da verbale, una certa difficoltà alla rendicontazione per problemi documentali, nonostante i danni generatisi a seguito dell’alluvione fossero regolarmente stati censiti e accertati, sia nell’entità che nella natura.
Si consigliava, pertanto, all’ente camerale di attestare la veridicità e la relativa regolarità documentale prodotta dalle imprese, per la chiusura definitiva della misura d’intervento, con una opportuna delibera camerale». La cosa non avvenne. E a quell’incontro seguirono, da parte della Protezione civile, due comunicazioni che chiedevano alla Camera di ottemperare ai suoi doveri. «Lo scorso 15 gennaio - fa sapere Grillo - la Protezione civile ha inviato all’ente attuatore la terza e ultima lettera in cui si reclama l’invio della rendicontazione dei contributi erogati alle imprese beneficiarie della Linea A1, nonché la certificazione di liquidazione finale.
Stavolta, però, la Prociv ha fissato il termine di adempimento, perentorio, di sette giorni. Il tempo sta per scadere. Pertanto esorto la Camera ad agire nell’immediato, al fine di evitare le conseguenze previste alla scadenza pianificata dalla Protezione civile. Superata la settimana, infatti, il soggetto attuatore dovrà provvedere agli adempimenti necessari alla revoca del contributo concesso. In un simile quadro economico, la cosa diverrebbe devastante per le aziende. Senza alcuna polemica, quindi, invito l’ente camerale a svolgere regolarmente i suoi compiti, se non altro per “amore” dell’economia vibonese».