Abramo Customer Care, Barbuto e Corrado (M5S): “Massimo impegno nella vicenda”
Le parlamentari penstastellate Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado hanno partecipato al tavolo istituzionale sulla vicenda Abramo Customer Care.
Nel corso dell’incontro la Barbuto e la Corrado hanno ribadito “massimo impegno nella vicenda. Già negli ultimi mesi dello scorso anno, infatti, le associazioni sindacali avevano avviato una interlocuzione con il Ministero del Lavoro alla quale avevo partecipato anche io. In quella occasione fu chiesto un tavolo di garanzia per seguire la vicenda che aveva preso avvio in seguito al deposito da parte della società di una istanza di concordato presso il Tribunale di Roma. Ciò al fine di seguire la vicenda per scongiurare un trasferimento della proprietà dell’azienda Abramo che non assicurasse la prosecuzione del lavoro e non pregiudicasse in alcun modo il perimetro occupazionale”, ha scritto la parlamentare.
“Successivamente -prosegue - oltre al Ministero del Lavoro, è stato coinvolto anche il Ministero dello Sviluppo Economico e, quindi i sottosegretari Di Piazza e Todde con i quali stiamo lavorando in maniera serrata sul tema, anche in prospettiva di mettere in campo tutti gli strumenti normativi idonei per accompagnare il trasferimento dell’azienda in maniera proficua, e presso i quali insisteremo affinché il prossimo tavolo si svolga con la loro presenza con l’auspicio che la situazione possa avviarsi verso una soluzione concretamente positiva e senza la necessità di avviare un tavolo istituzionale di crisi come richiesto dalle associazioni sindacali”.
Le due parlamentari del Movimento 5 stelle hanno continuato sul ruolo della proprietà che ha intenzione di mantenere fede all’impegno di “pagare ai dipendenti le spettanze di gennaio nella consapevolezza della necessità di tutelare prioritariamente i lavoratori che continuano a vivere la crisi con l’angoscia della precarietà del loro futuro. Confermata, infine, l’interesse del Fondo Heritage all’acquisto della Abramo che avrebbe accettato la proposta dell’acquirente depositando il tutto presso il Tribunale di Roma competente a conoscere del concordato”.
L’attenzione, adesso, per Barbuto e Corrado “si sposta sulla esigenza di preservare le commesse attualmente in capo alla società perdendo le quali il valore della stessa diminuirebbe notevolmente. In attesa, pertanto, che il Tribunale di Catanzaro si pronunci su una istanza presentata dalla società per ottenere in urgenza il rilascio della documentazione Inps necessaria alla regolare prosecuzione dell’attività, ognuno dei presenti ha rinnovato il proprio impegno ad operare nei campi di rispettiva competenza prima del prossimo incontro fissato per venerdì 29 gennaio”.