Rinascita-Scott, torna in libertà l’imprenditore Vincenzo Renda
Arresti domiciliari revocati per Vincenzo Renda, il 50enne coinvolto nella maxi inchiesta Rinascita Scott. È la decisione del Tribunale del Riesame di Catanzaro a favore dell’uomo che - difeso da Diego Brancia e Francesco Gambardella - ora ritorna in libertà.
I domiciliari erano stati annullati lo scorso 15 settembre nell’ambito del procedimento denominato “Imponimento” in cui Renda è indagato.
Era tuttavia rimasto sottoposto alla misura in attesa che il Riesame si esprimesse nell’ambito dell’inchiesta Rinascita Scott, decisione avvenuta oggi definitivamente.
Il 50enne è il “direttore tecnico e comproprietario della società ‘Genco Carmela e Figli Srl’, con sede legale in Vibo Valentia – si legge nel capo di imputazione – nonché amministratore unico delle società ‘Calfood srl e Itc srl’ con sede a Vibo”, e per l’accusa avrebbe devoluto al clan Mancuso “somme di denaro secondo prestabilite scadenze temporali, consapevole del ruolo svolto sul territorio dalla consorteria e dai suoi associati, instaurando con l’una e con gli altri un rapporto di reciproci vantaggi”.
Il clan avrebbe quindi ricevuto risorse economiche a scadenze fisse, mentre l’imprenditore avrebbe goduto di “tutela e protezione da possibili aggressioni da parte di altre consorterie”.