Operazione Rinascita Scott, Cassazione rigetta ricorso contro ricusazione della giudice Macrì
La sesta sezione della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dai difensori di Giancarlo Pittelli e Mario Lo Riggio - gli avvocati Salvatore Staiano, Francesco Muzzopappa e Guido Contestabile contro la ricusazione della giudice Tiziana Macrì a presiedere il collegio giudicante nel processo “Rinascita Scott”.
L’otto gennaio la Corte d’Appello di Catanzaro aveva accolto la richiesta di ricusazione avanzata dall’antimafia (QUI) poiché Macrì, nelle vesti di gip, aveva fatto valutazioni “nell’ambito del medesimo procedimento inerente l’esistenza e l’operatività delle singole articolazioni di ‘ndrangheta nonché i collegamenti esistenti tra le stesse e le posizioni apicali rivestite da Mancuso Luigi, Razionale Saverio, Bonavota Domenico, Accorinti Giuseppe Antonio”, fondata, tra l’altro, sulle “dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, da ultimo Moscato Raffaele e Mantella Andrea” e sul “complesso delle emergenze investigative acquisite fino a quel momento storico”.
I legali avevano poi presentato ricorso, insieme all’avvocato Giulio Calabretta e all’ex sindaco di Nicotera Salvatore Rizzo avevano scelto il giudizio immediato ed erano già comparsi a Vibo davanti al giudice Macrì. Queste quattro posizioni sono poi state riunite a quelle degli oltre 300 imputati nel maxi troncone del processo ordinario che si sta svolgendo nell’aula bunker di Lamezia Terme.
Le difese dei quattro imputati avevano chiesto alla Corte d’Appello il rigetto della richiesta di ricusazione, per ragioni di tardività di presentazione della richiesta e per infondatezza. Argomenti rigettati lo scorso 8 a gennaio. A fare ricorso in Cassazione erano poi rimasti Pittelli e Lo Riggio. L’esito non è cambiato: rigetto del ricorso e ricusazione del giudice.