Morelli al porto di Gioia Tauro: “Infrastruttura centrale per Italia e Unione europea”
Sono cinque le direttrici su cui si è soffermato il vice ministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli in visita al porto di Gioia Tauro: statale 106, alta velocità, Ponte sullo Stretto, aeroporti calabresi e porto.
Morelli è stato accompagnato dal presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, dall'assessora regionale al ramo Domenica Catalfamo e dal deputato della Lega Domenico Furgiuele.
Morelli ha prima partecipato ad un incontro con il Commissario straordinario dell'Ente Andrea Agostinelli e i manager delle società terminaliste e poi ha fatto il punto con i giornalisti. E ha dichiarato di voler fare visita al porto per dimostrare la vicinanza del Governo alla Calabria.
“Ho voluto visitare questa realtà che è importante per l'Italia e la stessa Europa. Porterò a Roma le iniziative da attuare per potenziare questo porto che oggi è il primo degli scali delle merce che arrivano dalla Cina e dall'India ma che in futuro sarà strategico per i collegamenti e gli scambi commerciali verso l'Africa Mediterranea”.
E in merito allo stop sulla nomina dei vertici dell'Autorità Portuale, il vice ministro ha detto che è necessario “fare passi avanti per avviare una nuova programmazione dello scalo per il futuro".
Mentre in merito al gateway Morelli ha confermato di aver raccolto le rimostranze dei parlamentari della Lega che hanno denunciato la carenza di fondi e ha confermato di voler lavorare per “avviare un lavoro di coesione” anche perché “Gioia Tauro ha necessità di connettersi alle infrastrutture logistiche del Paese per poter riprogrammare la sua mission nel futuro”.