Strage del Mottarone, oggi la perizia tecnica: al vaglio scatole nere, pc e smartphone
Si svolgerà nella giornata odierna, presso il Tribunale di Verbania, un accertamento tecnico irripetibile sul materiale informatico sequestrato dai Carabinieri a seguito dell’incidente della funivia di Stresa, che ha causato la morte di 14 persone tra cui una ventisettenne di Diamante.
Il gip Elena Ceriotti ha dunque accolto la proposta della difesa del caposervizio Gabriele Tadini, che ha chiesto di svolgere un incidente probatorio ed arrivare, nell’eventualità, ad iscrivere nuovi nomi nel registro degli indagati. Assieme al caposervizio, risultano indagati al momento il gestore Enrico Perocchio ed il titolare dell’impianto, Luigi Nerini: questi ultimi avrebbero dichiarato di non essere a conoscenza dell’utilizzo sistematico dei “forchettoni”, né tanto meno di averli autorizzati.
La perizia odierna servirà proprio per confermare o smentire queste dichiarazioni: passeranno al vaglio degli inquirenti smartphone, tablet e computer personali degli indagati, al fine di estrapolare le conversazioni intercorse nei giorni immediatamente precedenti al disastro. Ciò infatti potrebbe far emergere ulteriori dettagli anche in merito alla rottura della fune, avvenimento per il quale non si è riusciti a dare ancora una risposta.
Particolare attenzione è riposta inoltre alla scatola nera della cabina, che permetterà di recuperare importantissime informazioni su anomalie, guasti e problematiche varie a meno che non sia stata deliberatamente compromessa. Eventualità questa non esclusa dagli inquirenti, che sperano tuttavia di poter ottenere dettagli decisivi grazie ad un sensore posizionato proprio in prossimità della “testa fusa” della fune.