Tragedia Mottarone, la Procura apre inchiesta per disastro colposo
Omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, disastro colposo e attentato alla sicurezza dei trasporti. Sono le ipotesi di reato su cui la Procura della Repubblica di Verbania sta indagando sull’incidente che ieri, domenica 23 maggio, ha portato al crollo di una cabina della funivia del Mottarone provocando 14 morti. (QUI)
Tuttavia, come confermato all’Agi dal procuratore della Repubblica Olimpia Bossi, al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati, ma lo stesso magistrato ha affermato che le indagini si stanno concentrando sugli aspetti tecnici.
Al vaglio della magistratura ci sono infatti le cause che hanno portato all’incidente, per questo motivo la Procura ha deciso di affidare l’incarico a un consulente esterno per meglio comprendere le motivazioni del mancato funzionamento dei freni di sicurezza e il taglio di uno dei cavi della funivia. Oggi, intanto, la stessa Procura ha dato il nulla osta per i funerali delle vittime.
Sempre Bossi ai microfoni di Sky Tg24 ha escluso l’ipotesi di dolo tra le cause dell’incidente. E sempre il procuratore ha confermato gli accertamenti per individuare la proprietà dell’impianto.
La funivia appartiene alla Regione Piemonte che tuttavia ha affidato la concessione a una società, la “Ferrovia del Mottarone”, ma tra il 2014 e il 2016, quando cioè sono stati effettuati gli interventi di manutenzione cofinanziati da Regione e Comune di Stresa, è stato firmato un accordo di programma in cui era previsto il passaggio della titolarità dell'impianto proprio al Comune di Stresa. Al momento non si sa se il passaggio sia effettivamente avvenuto.