Arrestato il latitante Agostino Papaianni: era sfuggito al maxi blitz Rinascita-Scott
Era ormai latitante dal almeno un anno e mezzo ma la sua “fuga” è finita stamani quando gli investigatori della Squadra Mobile di Catanzaro hanno fatto irruzione nei pressi di un B&B nel quartiere Ianò del capoluogo, catturandolo.
Parliamo di Agostino Papaianni, 69enne di Coccorino di Joppolo, nel vibonese, considerato come un esponente della potente cosca dei Mancuso di Limbadi, in particolare nell’articolazione facente capo a Luigi Mancuso e al fratello Cosmo Michele Mancuso.
L’uomo era sfuggito all’arresto il 19 dicembre del 2019 (QUI) durante l’esecuzione della nota operazione Rinascita-Scott (QUI), scattata proprio contro la ‘ndrangheta della provincia napitina.
Nell’ambito della maxi inchiesta gli si contesta l’associazione mafiosa. Secondo gli inquirenti avrebbe promosso una ‘ndrina che, estendendo la sua sfera di influenza nelle aree turistiche del versante vibonese che vanno da Capo Vaticano a Tropea, avrebbe imposto forniture, guardianie e l’assunzione di personale a villaggi della zona.
Papaianni era stato coinvolto, nel 2013, anche in un’altra operazione antimafia contro le cosche del vibonese, ovvero la Black Money (QUI).
Al momento della cattura il latitante era da solo e non ha opposto alcuna resistenza. Gli investigatori gli hanno ritrovato dei documenti falsi.
All’individuazione la Mobile di Catanzaro è arrivato sviluppando alcune acquisizioni investigative dalle quali era emersa la presenza di un ricercato all’interno di un appartamento annesso, appunto, ad un B&B di Janò, e dove giornalmente giungevano persone che consegnavano delle buste della spesa.
(ultimo aggiornamento alle 13:50)