Sospeso dalla squadra per cognome “pesante”: a giudizio responsabili del Cosenza
Nuovo capitolo nella vicenda che ha coinvolto Pietro Santapaola, giovane calciatore giovanile del Cosenza Calcio improvvisamente allontanato dalla squadra ed estromesso dagli allenamenti lo scorso marzo per via del suo cognome.
Un cognome collegato alla criminalità siciliana, con la quale però il giovane sportivo non aveva nulla a che fare.
La decisione presa dal management sportivo aveva inevitabilmente fatto esplodere un caso nazionale, ripreso anche da diversi programmi televisivi.
Dopo un primo tentativo di ricucire i rapporti ed il passo indietro della società, il giovane atleta ha voluto portare avanti il caso, che è finito in tribunale.
Il gip di Cosenza, Donatella Donato, ha dunque ipotizzato il reato di maltrattamenti nei confronti del giovane, dato che le motivazioni addotte dalla società sportiva apparirebbero come inspiegabili.
Per questo motivo sono stati rinviati a giudizio il presidente della squadra, Eugenio Guarascio, ed il responsabile del settore giovanile, Sergio Mezzina.