Brogli alle comunali del 2020: rigettata la richiesta di rito immediato per Castorina
Rigettata dal gip di Reggio Calabria, Stefania Rachele, la richiesta di rito immediato per il consigliere comunale del Pd Nino Castorina, attualmente sospeso, rimasto coinvolto nell'inchiesta nata su presunti brogli elettorali alle elezioni comunali di settembre 2020 (QUI), nel corso delle quali sarebbero stati registrati anche i voti di persone defunte.
A formulare la richiesta era stata la Procura che aveva proposto per Castorina anche la misura cautelare con il divieto di dimora a Reggio Calabria, poi ottenuta (QUI).
Per quanto riguarda la negazione del rito abbreviato, secondo il gip la "norma impone al pm o di stralciare le posizioni ed i reati per i quali risultano insussistenti i requisiti di accesso al rito o di procedere, in alternativa, nelle forme del rito ordinario".
Sempre secondo il gip, il rito immediato poteva essere accolto solo per alcuni capi di imputazione e per alcuni indagati e, per gli altri, i Pm avrebbero dovuto esercitare l'azione penale con il rito ordinario. Questo avrebbe dunque comportato diversi procedimenti sulla stessa vicenda.
Non si escide che, trascorsi i 20 giorni dall'avviso di conclusione indagini notificato il 9 giugno, il procuratore Giovanni Bombardieri, l'aggiunto Gerardo Dominijanni e i pm Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo possano avanzare la richiesta di rinvio a giudizio Castorina e altri indagati.