Processo Eyphemos, 23 condanne nel rito abbreviato

Reggio Calabria Cronaca
Marco Siclari

Le cosche in soccorso della politica, gli intrecci per garantire il sistema di potere e la legittimazione attraverso gli uomini delle istituzioni.

Nacque da qui l’inchiesta Eyphemos (QUI) che, nel febbraio del 2020, portò all’arresto di 65 persone (QUI): la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria infatti avrebbe individuato i legami di alcune cosche aspromontane con la politica locale, in un sodalizio messo in piedi per trarne un reciproco vantaggio.

Diversi i nomi eccellenti coinvolti, come l’ex consigliere regionale Domenico Creazzo ed il senatore Marco Siclari: il gup, avallando l’accusa della Dda, avrebbe quindi riconosciuto il sostegno della cosca Alvaro di Sant’Eufemia d’Aspromonte.

Questa, appartenente alla locale di Sinopoli, avrebbe tentato di dividersi al fine di essere riconosciuta a sua volta come locale, attraverso nuovi “battezzi” e ad iniziative autonome, come proprio il sostegno elettorale ad esponenti politici del territorio.

Tale atteggiamento “scissionista” della cosca avrebbe origine nel 2017, ed avrebbe caratterizzato non solo le elezioni amministrative ma anche quelle Regionali del 2020.

LE CONDANNE

Questo pomeriggio, nell’aula bunker di Reggio Calabria, il gup Maria Rosa Barbieri ha vagliato le 23 posizioni giudicate mediante rito abbreviato, confermando 21 condanne e due assoluzioni.

Spicca tra tutte la condanna per il senatore di Forza Italia Marco Siclari, riconosciuto colpevole di scambio elettorale politico-mafioso e condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione.

Gli altri condannati sono: Cosimo Alvaro: 17 anni 9 mesi 10 giorni; Domenico Laurendi: 17 anni e 9 mesi; Giuseppe Speranza: 19 anni 8 mesi; Natale Lupoi: 19 anni 4 mesi; Antonio Crea: 12 anni 8 mesi; Antonino Gagliostro: 14 anni e 4 mesi; Pasquale Cutrì: 10 anni; Giuseppe Rizzotto: 14 anni 3 mesi; Vincenzo Carbone: 12 anni 8 mesi; Giovanni Crea: 12 anni 8 mesi.

Inoltre, Rocco Graziano Delfino: 16 anni 8 mesi; Nicola Delfino: 14 anni e 8 mesi; Domenico Carbone: 11 anni; Francesco Vitalone: 2 anni 8 mesi; Giuseppe Scicchitano: 5 anni 4 mesi; Domenico Restuccia: 4 anni 5 mesi 10 giorni; Francesco Romeo: 6 anni 8 mesi; Girolamo Macrì: 6 anni e 8 mesi; Sarino Antonio Carbone: 9 anni e 9 mesi; Giorgio Spaliverio: 4 anni 5 mesi.

Assolti invece Attilio Firenzuoli e Carmelo Napoli: per loro erano stati chiesti rispettivamente 10 e 5 anni di reclusione.