Associazione a delinquere al comune di Pentone, 21 indagati
Un'associazione a delinquere finalizzata a commettere una lunga serie di casi di peculato, falso ed abuso d'ufficio, in modo da appropriarsi illecitamente, in maniera reiterata e costante nel tempo - o comunque dal 1999 al 2004 - delle risorse economiche del Comune di Pentone (Catanzaro), procedendo alla falsificazione della documentazione amministrativo-contabile per occultare le prove, avvantaggiando imprese amiche nell'affidamento di lavori ed appalti. E' questa l'accusa piu' grave ipotizzata in un'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Paolo Petrolo, che al termine della lunga attivita' di indagine ha emesso un avviso di conclusione delle indagini a carico di ventuno indagati, tra pubblici amministratori ed imprenditori. L'ipotesi di associazione a delinquere e' contestata ad otto persone, ed in particolare, oltre a due amministratori per i quali la Procura non procede piu' in quanto deceduti, a carico di: Alfio Riccelli, gia' sindaco pro tempore del Comune di Pentone e responsabile del servizio finanziario dell'Ente, che secondo gli inquirenti avrebbe avuto "il compito di alterare la documentazione dell'Ente e impegnare illecitamente le somme destinate al finanziamento delle forniture e dei lavori appaltati alle imprese amiche"; Luigi Paonessa, in qualita' di responsabile dell'Area tecnica dello stesso Comune, che avrebbe "proceduto alla liquidazione di fatture presentate dalle imprese amiche per forniture e lavori mai eseguiti"; Michele Tarantino, quale responsabile del Settore tecnico manutentivo, gia' responsabile del Settore edilizia urbanistica e di altre aree tecniche del Comune di Pentone, che avrebbe avuto "il compito di impegnare le somme destinate alle imprese amiche, procedere alla liquidazione di fatture falsamente formate presentate da queste ultime, nonche' di provvedere alla materiale alterazione della documentazione dell'Ente per occultare le illecite appropriazioni di denaro pubblico"; ed inoltre agli imprenditori Luigi Critelli, Adriana Tarantino, Antonio Pullano, il primo amministratore e gli altri due titolari di ditte che avrebbero emesso e presentato al Comune di Pentone fatture false per forniture e lavori i realta' mai eseguiti. A Riccelli, Michele Tarantino e Paonessa il pubblico ministero contesta di aver promosso, costituito, diretto ed organizzato l'associazione a delinquere. Gli altri indagati, cui vengono contestati episodi di peculato in concorso (a vario titolo con le persone gia' citate), per somme che andavano da centinaia di euro in alcuni casi a decine di migliaia in altri, sono: Gioacchino Miriello, in qualita' di responsabile dell'Area tecnica manutentiva del Comune di Pentone; Eugenio Tallerico, responsabile dell'Area tecnica e del servizio finanziario dello stesso Ente; Fabio Iannelli, dipendente comunale; Alfonso Carbone, Francesco Grandinetti e Francesco Paonessa, direttori dei lavori incaricati dal Comune di Pentone; Marianna Lepera, Nicola Parrotta, Nicola Critelli, Giuseppina De Luca, Luigi Scalise, Rosa Zoleo, Luigi Spano' e Ieso Pugliese, titolari o legali rappresentanti di diverse imprese (il solo Critelli e' indicato come "falso rappresentante di una ditta"). Secondo la tesi della Procura Gli indagati avrebbero a vario titolo partecipato alla commissione di illeciti consistiti nella fornitura di materiali per lavori e nell'affidamento e nella successiva liquidazione di opere pubbliche a Pentone che in realta' non sarebbero mai stati eseguiti. Lunghissimo l'elenco delle condotte incriminate, che avrebbero riguardato, tra l'altro: l'intervento sulla Fontana Buonaventura; la manutenzione straordinaria della scuola elementare; l'acquisto di materiale edile per la sistemazione della viabilita' il localita' Timpa; l'acquisto di materiale, nonche' la manutenzione ed il rifacimento della rete fognaria; la pavimentazione del tratto Viale Giovanni XXIII frazione S. Elia; l'adeguamento dell'impianto elettrico; i lavori al Monumento ai Caduti; la sistemazione ed il ripristino delle opere igienico sanitarie del cimitero comunale; opere per il depuratore comunale; lavori di ripristino degrado localita' Termine; la riscossione di diversi oneri concessori (sono elencate tredici ipotesi di mancati versamenti nelle casse del Comune di somme riscosse quali canoni per il rilascio di concessioni edilizie). Gli indagati ora avranno venti giorni di tempo per espletare tutte le attivita' utili alla realizzazione del diritto di difesa, prima che la Procura proceda oltre.