Processo Alibante, chiesto il rinvio a giudizio per 31 indagati
Concluse le indagini a carico delle 31 persone coinvolte nell'ambito del processo Alibante (QUI), nato dall'omonima operazione svoltasi lo scorso maggio: la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha così chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati, che dovranno presentarsi ad udienza il prossimo 11 aprile.
Sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione (consumata e tentata), intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d'ufficio e turbativa d'asta.
L'ipotesi è di un sodalizio che avrebbe operato prevalentemente nell'area del medio Tirreno catanzarese, con spiccati interessi verso attività commerciali e turistiche.
La Dda ha chiesto quindi il processo per Carmelo Bagalà; Maria Rita Bagalà; Giovanni Costanzo; Luigi Ferlaino; Francesco Cardamone; Domenico Aragona; Ferdinando Aragona; Francesca Bagalà; Emilio Barletta; Peppino Calidonna; Renzo Cardamone; Antonio Cario; Alfredo Carnevale; Vincenzo Dattilo; Francesco Antonio De Biase; Alessandro Gallo; Mario Gallo; Raffaele Gallo; Antonio Gedeone; Umberto Gedeone; Andrea Gino Giunti; Roberto Isabella; Giovanni Eugenio Macchione; Vittorio Macchione; Antonio Rosario Mastroianni; Vittorio Palermo; Eros Pascuzzo; Benito Provenzano; Alessandro Rubino; Antonio Pietro Stranges; Maria Rosaria Virardi.