Vibo. Poliziotto preso a calci e pugni da un detenuto, la denuncia della Uilpa Pp
Un altro agente della polizia penitenziaria aggredito tra le sbarre da un detenuto. Questa volta è accaduto nel carcere di Vibo Valentia, sabato scorso.
A renderlo noto è la segretaria territoriale della Uilpa Polizia penitenziaria, Francesca Bernardi. Da quanto riporta la sindacalista protagonista dell’aggressione sarebbe un detenuto del circuito a media sicurezza che avrebbe tirato calci e pugni ad un poliziotto prima che venisse immobilizzato dai colleghi dell’agente intervenuti subito dopo.
Sempre in base a quanto riferito da Bernardi, l’agente stava prestando servizio disarmato e da solo in mezzo a una settantina di detenuti.
Aprendo una cella per far rientrare quanti avessero fruito delle attività in comune, sarebbe stato così aggredito è stato brutalmente aggredito da un occupante della stessa cella.
“Per fortuna gli altri reclusi hanno impedito il peggio e il poliziotto, trasportato al pronto soccorso, se l'è cavata con cinque giorni di prognosi”, afferma la segretaria Uilpa.
Quella delle aggressioni agli agenti nelle carceri non è certo una novità. Bernardi ricorda infatti che secondo le stime della Sigla, in tutto Italia ne accadrebbero almeno tre al giorno.
La dirigente sindacale, dunque, sostiene la necessità di rivedere il modello detentivo e l'organizzazione complessiva: “va risolta la questione connessa ai detenuti affetti da patologie mentali, è indifferibile l'adeguamento degli organici del Corpo, mancanti di 18mila unità a livello nazionale e carenti anche a Vibo di un centinaio di operatori, è necessario implementare le tecnologie e gli equipaggiamenti”, afferma.
Un’altra proposta della Uilpa Pp quella di introdurre un’aggravante al reato di lesioni personali, quando subite proprio dagli agenti della Polizia penitenziaria. Infine, per Bernardi il Ministero dovrebbe costituirsi parte civile.