Aggressione a Davide Ferrerio: si cercano “risposte” anche nei cellulari degli indagati
Si cercano risposte anche nei cellulari delle persone indagate per l’aggressione a Davide Ferrerio (QUI), il 20enne bolognese pestato giovedì scorso, 11 agosto, in pieno centro a Crotone (QUI) dove era in vacanza con la mamma, originaria della città pitagorica.
La Procura della Repubblica del capoluogo, infatti, ha disposto un accertamento tecnico irripetibile sui telefoni sequestrati ai protagonisti della brutale aggressione nei confronti di Davide, che si trova ancora in coma farmacologico all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro dove è stato ricoverato a causa di una emorragia cerebrale causata dai colpi ricevuti.
Per questo, domani, venerdì 19 agosto, alle 10:00, il pubblico ministero Pasquale Festa procederà al conferimento dell’incarico al consulente tecnico presso il palazzo di Giustizia.
Sono state convocate, oltre a Nicolò Passalacqua (22 anni), che si trova in carcere perché ritenuto essere l’aggressore di Ferrerio, anche le due donne (mamma e figlia) accusate di favoreggiamento (QUI): secondo gli investigatori avrebbero permesso la fuga dell’aggressore.
Un pestaggio, quello del 20enne, che ancora è senza una spiegazione anche perché Passalacqua - rappresentato dall’avvocato Giovanni Sipoli - non ha inteso rispondere alle domande del gip in sede di convalida dell’arresto.
Al conferimento dell’incarico parteciperà anche, come parte offesa, la famiglia di Davide Ferrerio che sarà rappresentata dall’avvocato Fabrizio Gallo del foro di Roma.
Le due donne sono difese invece dagli avvocati Fortunato Sgrò e Vanessa Calabrò. Ognuna delle parti può nominare un proprio consulente per assistere all’esame dei telefoni.