Medici cubani in Calabria, Fismu: “Occhiuto esclude centinaia di specializzandi già disponibili”
Non accennano a placarsi le polemiche sulla decisione del Governatore Roberto Occhiuto di stipulare un accordo con il governo cubano per far arrivare in Calabria, nelle more dell’indizione di un apposito concorso, quasi 500 medici del paese caraibico da impiegare negli ospedali della regione (QUI), al momento carenti di personale.
Nel merito ritorna oggi, dopo aver già espresso la propria opinione appena ieri (QUI), Francesco Esposito, segretario nazionale di Fismu, la Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti, che insiste nel sottolineare quelle che definisce come le “incongruenze” delle scelte della Regione: “Abbiamo centinaia di giovani medici specializzandi calabresi del terzo e quarto anno disponibili e neppure presi in considerazione. Non ci risulta, infatti, che la nostra università sia stata interpellata per intervenire sulle carenze di medici, come invece è stato fatto durante l’emergenza pandemica”.
“Un ulteriore tassello di un pasticcio populista del presidente della Regione - conclude Esposito - spediamo milioni di euro per formare i nostri professionisti, in Calabria ci sono, e poi li importiamo da Cuba (o da qualunque altro paese); intanto i nostri giovani medici calabresi sono costretti a emigrare al nord. Insistiamo con la nostra proposta: si facciano contratti veri, non precari, si investa nella sanità pubblica e la carenza di medici si risolverà e allo stesso tempo daremo lavoro, sviluppo e futuro alla nostra Regione”.