Festival Corto, sezione “Diritti Umani” Amnesty: ecco la cinquina dei finalisti

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Si consolida sempre più il legame tra il Mediterraneo Festival Corto, Concorso Internazionale per Cortometraggi giunto alla 13esima edizione, e Amnesty International Italia, sezione italiana dell’organizzazione internazionale che lotta contro le ingiustizie e in difesa dei Diritti Umani nel mondo.

Amnesty ha, infatti, riconosciuto il Patrocinio alla Sezione “Diritti Umani” del Mediterraneo Festival Corto. Legame costruito già a partire dalla scorsa edizione del Festival che ha assegnato il premio di sezione al cortometraggio “Venti Minuti” di Daniele Esposito, ambientato durante il rastrellamento del Ghetto ebraico di Roma.

La cinquina dei finalisti dell’edizione 2023 per la Sezione “Diritti Umani” sono (in ordine alfabetico): “Corruption on Earth” di Omid Mirnou (Germania); “You made me” di Lukas Amores (Germania); “Split Ends” di Alireza Kazemipour (Iran); “The gold teeth” di Alireza Kazemipour (Iran); “Tra le tue braccia” di Ildo Brizi (Italia).

La giuria di Sezione, che sceglierà il cortometraggio vincitore, è presieduta da Anna Elena Viggiano del Coordinamento Donne di Amnesty International Italia e composta da Isabel Russinova, attrice e ambasciatrice Amnesty International Italia; Rodolfo Martinelli Carraresi, Direttore Editoriale Daily Cases.

La Sezione “Diritti Umani” è una sezione che ci sta molto a cuore - sottolinea il direttivo del Cinecircolo Maurizio Grande - siamo fortemente convinti che il Cinema serva soprattutto a far riflettere. I Diritti Umani sono oggi calpestati in tutto il Mondo; i film che ne parlano possono risvegliare le coscienze civili e spingere all’azione”.

L’edizione 2023 del Mediterraneo Festival Corto si svolge dal 5 al 9 Luglio nella città di Scalea (Cosenza) grazie al sostegno del Comune di Scalea e della Calabria Film Commission attraverso l’Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival e rassegne cinematografiche e audiovisive in Calabria 2023.

I PREMIATI

Corruption on Earth - Omid Mirnou (Germania)

Un’immaginaria cerimonia di premiazione per il “Miglior regime del mondo” assegna il premio all'Iran per gli eccellenti risultati politici e sociali. Durante il discorso di accettazione, il leader politico supremo dell'Iran Ali Khamenei insiste per entrare nei dettagli di tali eccellenti risultati. Le registrazioni filmiche sono mescolate con registrazioni di telefoni cellulari reali delle attuali proteste in Iran, combinando realtà e finzione e lasciando lo spettatore in uno stato di caos emotivo.

You made me - Lukas Amores (Germania)

La relazione tra un padre poliziotto e il proprio figlio entra in crisi quando, per dimostrare il suo coraggio, il figlio uccide due ragazzi ed è in procinto di violentare una ragazza. Impossibilitato a tornare indietro, sfoga la sua rabbia sulla scuola. All’arrivo delle squadre di polizia, è il padre che deve fermare il proprio figlio.

Split Ends - Alireza Kazemipour (Iran)

In commissariato una donna, sorpresa alla guida di un’auto, conosce un ragazzo convocato a causa dei suoi capelli lunghi. Entrambi si ribellano a tali soprusi e insieme gridano al mondo intero che vogliono essere liberi di essere quello che sono e fare quel che desiderano.

The gold teeth - Alireza Kazemipour (Iran)

Una ragazza cerca un dentista per estrarre i denti d’oro del padre, deceduto. I soldi serviranno a far fuggire dai Talebani il fratello in grave pericolo. Riuscirà nell’intento?

Tra le tue braccia - Ildo Brizi (Italia)

Una ragazza di colore, è avviata alla prostituzione ma lei ha solo pensieri per la sua bambina perduta in mare.