Delitto Morello, sindaco Co-Ro: “Urge maggiore presenza dello Stato”
"Il ritrovamento del cadavere di Morello negli scorsi giorni (QUI), balzato tristemente agli onori della cronaca regionale, testimonia l’impegno e la bravura delle strutture inquirenti che operano sul nostro territorio, nelle quali nutriamo la massima fiducia e che ci auguriamo abbiano un ulteriore successo nella ricerca dei colpevoli di questo efferato delitto". E' quanto afferma il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.
"È importante che per quanto accaduto, a maggior ragione per le circostanze criminali che lo caratterizzano, vengano individuati i colpevoli, ed in questa direzione intendiamo incoraggiare e sostenere tutte le forze pubbliche impegnate su questo importante terreno. Allo stesso tempo si impone una ulteriore riflessione sulla improcrastinabile esigenza, più volte manifestata dalle rappresentanze istituzionali della città, di rafforzare la presenza dello Stato sul nostro territorio, non per mere logiche “impiegatizie”, ma per presidiare istituzionalmente uno dei tessuti urbani, economici e sociali più vivi, quindi più delicati ed esposti, della Calabria", ha continuato.
"La presenza nefasta della criminalità organizzata in Calabria e sul nostro territorio, che si è verosimilmente manifestata nuovamente in questo crimine, rappresenta un’onta ed una ignobile zavorra per la nostra operosa comunità e per lo sviluppo, una zavorra di cui vogliamo liberarci, ma allo stesso tempo rischia di diventare una sconfitta delle istituzioni democratiche e della giustizia in generale. Una sconfitta che non ci possiamo permettere", ha sottolineato il sindaco.
"L’ho detto più volte e non smetterò mai di ripeterlo: laddove le istituzioni pubbliche arretrano, avanza l’arroganza sociale dell’abusivismo, dell’illegalità e della criminalità, ed è oggettivo come in passato – per ragioni che facciamo ancora fatica a comprendere – un arretramento ci sia stato. L’istituzione locale e tutti gli organi territoriali, con particolare riferimento alle Forze dell’Ordine ed alla Autorità Giudiziaria, stanno profondendo quotidianamente uno sforzo immane per capovolgere questa dinamica, ma ancor di più sono ora necessarie azioni concrete da parte dello Stato centrale che a questi sforzi quotidiani affianchi il ripristino dei presidi soppressi ed il rafforzamento di quelli esistenti. Questo è il momento di investire istituzionalmente su un territorio che può dare tanto al Paese ma che merita anche di essere accompagnato e sostenuto", ha concluso Stasi.