Crotone. Affidamento ad Akrea: Garante concorrenza “boccia” delibera Consiglio Comunale
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha espresso dei rilievi sulla delibera del Consiglio Comunale di Crotone dello scorso dicembre con la quale la massima Assise cittadina ha approvato la scelta della modalità di gestione del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, di igiene urbana e di raccolta differenziata con l’affidamento alla Akrea, società in house dell’ente.
Nel parere viene contestata, sulla base degli atti a disposizione, la sussistenza dei requisiti per derogare al principio della concorrenza attraverso l’affidamento diretto alla società partecipata.
L’ente ha da oggi sessanta giorni di tempo per le proprie deduzioni per superare i rilievi esposti dall’Autorità. Qualora a seguito del riscontro dell’ente i rilievi non dovessero essere superati, l’autorità garante avrà 30 giorni di tempo per adire il tribunale amministrativo regionale.
A seguito della ricezione del provvedimento, l’amministrazione e gli uffici comunali hanno incontrato, questa sera, il consiglio di amministrazione dell’Akrea, stabilendo da subito un percorso comune.
“L’autorità garante – hanno affermato a margine della riunione il sindaco Vincenzo Voce e il presidente della partecipata Alberto Padula - ha effettuato una valutazione sulla scelta di ricorrere all’in house providing ritenendola distorsiva della concorrenza sia in base ai presupposti economico-finanziari, sia in base agli aspetti qualitativi del servizio”.
“È ora necessario offrire ogni deduzione necessaria a comprovare la sussistenza dei requisiti per l’affidamento diretto, alla luce dei concreti risultati dal nuovo management anche in termini di incremento dei livelli di raccolta differenziata e di risanamento dei conti. Laddove l’autorità dovesse ritenere non superate le criticità, ci costituiremo nel giudizio che eventualmente l’autorità dovesse promuovere. Alla luce di tale novità il rapporto con la società proseguirà comunque regolarmente in regime di proroga tecnica fino alla definizione della vicenda amministrativa”, hanno concluso Voce e Padula.