Vertenza Romolo Hospital. Sindaci a Occhiuto: “firmi l’iter, salvi la struttura”. Ferrari: “domani il Dca”
A poche ore di distanza dall’accorato appello lanciato dai lavoratori (circa un centinaio) della clinica privata Romolo Hospital, con cui gli stessi hanno di fatto reso pubblica ed ufficialmente aperta la vertenza che li vede loro malgrado coinvolti (QUI), si è tenuto stamani - come annunciato - un tavolo tecnico presso il palazzo municipale di Rocca di Neto, comune della provincia crotonese in cui insiste l’importante struttura sanitaria convenzionata.
Incontro a cui ha preso parte oltre ad una rappresentativa dei dipendenti anche la proprietà della stessa clinica ma, soprattutto, il presidente della Provincia di Crotone, i sindaci di Rocca di Neto, Crotone (rappresentato dall’assessore Maria Bruni), Crucoli, Cirò, Santa Severina, Mesoraca, Roccabernarda, Cerenzia, Casabona, Isola Capo Rizzuto e Belvedere Spinello; Unindustria Crotone (rappresentata da Vincenzo Giovanni Squillacioti), e la Ust Cisl Magna Grecia con la Cisl Fp.
Il tavolo ha ripercorso la vicenda che sta interessando la Romolo Hospital che, lo ricordiamo, sta attendendo dalla terna commissariale, da mesi, la firma sul nuovo accreditamento col Servizio Sanitario Nazionale, indispensabile per la stipula della convenzione con l’Asp crotonese che renderebbe nuovamente stabile l’attività della struttura ma, soprattutto, ne regolarizzerebbe la posizione economica.
La clinica, da agosto scorso, sta difatti continuando a fornire le prestazioni sanitare a migliaia di pazienti, anche oncologici, ma senza alcuna retribuzione da parte dell’azienda sanitaria, cosa che ha evidentemente mandato in affanno finanziario non solo la struttura ma anche le decine di professionisti che vi lavorano e che, comunque, non hanno finora mai fatto mancare la loro presenza.
Tornando all’incontro, per sensibilizzare la terna commissariale, composta come noto dal governatore della Calabria Roberto Occhiuto e dai sub commissari Ernesto Esposito e Iole Fantozzi, affinché acceleri nel definire velocemente l’iter di accreditamento - che attende solo la firma del Decreto e la sua pubblicazione - è stata redatta una lettera da inviare allo stesso commissario e presidente della Giunta Occhiuto ed al Commissario dell’Asp pitagorica, Antonio Brambilla.
Agli stessi è stata ribadita la drammaticità del momento, la sofferenza dei dipendenti costretti da circa un anno a lavorare nell’incertezza e nelle difficoltà economiche, ma anche le altrettanto “drammatiche ricadute che l’intera vicenda rischia di determinare sul sistema sanitario territoriale e regionale, anche alla luce dei numeri che interessano i trattamenti ad elevata specializzazione che allungano col passare dei giorni le liste d’attesa”, si legge nel documento.
L’invito al commissario/governatore è quindi quello non solo di accelerare la procedura di accreditamento ma anche di farsi parte attiva affinché l’Asp provinciale - attenendosi a quando deciso mesi fa dal Tar della Calabria che ha stabilito la necessità che la Romolo Hospital continuasse a fornire le proprie prestazioni sanitarie - eroghi le somme dovute alla clinica per le prestazioni finora garantite ai pazienti.
I partecipanti si sono impegnati infine a mantenere aperto il tavolo istituzionale per seguire attentamente l’evoluzione della vertenza richiedendo al commissario, inoltre, un incontro urgente “per governare, attraverso una assunzione condivisa delle responsabilità” l’attuale condizione di crisi.
Nel frattempo, a margine della riunione, ed in vista della scadenza il prossimo 30 giugno della sospensiva del Tar che comporterebbe quindi dal lunedì 1 luglio il rischio della completa chiusura della struttura, il Presidente della Provincia di Crotone ha avuto una interlocuzione col Governatore Occhiuto a suo dire ottenendo entro domani, venerdì 28 giugno, l’emissione del DCA di accreditamento della Romolo Hospital “avviando, concretamente, la soluzione e scongiurando un gravoso disservizio nel settore della sanità, laddove invece si tratta di eccellenza”, ha evidenziato Ferrari.