Inchiesta personale Ata Catanzaro, mercoledì decisione Gup
E' attesa per mercoledi' prossimo la decisione del giudice Antonio Rizzuti nell'ambito dell'udienza preliminare per 69 delle 202 persone coinvolte nell'inchiesta su presunti illeciti connessi alla gestione delle graduatorie del personale Ata (ausiliario-tecnico-amministrativo) da parte del Csa (Centro servizi amministrativi - ora Ufficio scolastico provinciale) del capoluogo calabrese. Oggi in aula sono riprese le arringhe dei numerosi difensori (tra gli altri hanno discusso gli avvocati Francesco Iacopino, Paolo Carnuccio, Danilo Iannello, Marincola, Vincenzo Attisani, Piero Mancuso, Enzo Ioppoli, Ennio Curcio ed Eugenio Perrone), che riprenderanno e termineranno giorno 8 giugno. Il procedimento, inizialmente particolarmente vasto, lo scorso 4 aprile si e' diviso in due tronconi, poiche' il gup ha stralciato molte posizioni rimandando i relativi atti alla Procura della Repubblica per la precisazione di 40 capi d'accusa. Per i 69 indagati rimasti in aula, invece, il pubblico ministero Alessia Miele ha concluso la propria requisitoria chiedendo il rinvio a giudizio di tutti quelli cui e' contestato il reato di truffa, nonche' di quelli cui e' contestata l'associazione a delinquere - fattispecie rispetto alla quale, pero', il pm ha sollecitato il giudice a sentire in aula un operatore di polizia giudiziaria che si occupo' delle indagini -; il proscioglimento per intervenuta prescrizione rispetto a coloro i quali sono contestati reati di falso, e la conseguente assoluzione rispetto alle collegate contestazioni di abuso d'ufficio. Infine, il pm ha chiesto anche un'assoluzione da ogni accusa per Amedeo Lobello, 33 anni. L'inchiesta sul personale Ata e' stata conclusa nel 2007. Fu avviata anni prima a seguito di denunce sporte dalla Cgil, e porto' la Procura ad ipotizzare reati che, complessivamente, vanno dall'associazione a delinquere (contestata solo a 16 persone) finalizzata a una serie di abusi d'ufficio, falsi e truffe ai danni della Pubblica amministrazione, alla corruzione continuata, alla tentata concussione, a varie altre ipotesi di falso, abuso d'ufficio e truffa, e che riguardano a vario titolo dirigenti, funzionari e operatori amministrativi del Csa, dirigenti scolastici, titolari di scuole private, e una lunga serie di Ata che sarebbero stati ingiustamente favoriti.