Processo Erebo Lacinio, tutti assolti: nessun traffico di rifiuti nel crotonese
Raffica di assoluzioni nel procedimento penale nato a seguito dell'operazione Erebo Lacinio (QUI), che nel 2021 ipotizzò una serie di reati - tra cui truffa e traffico di rifiuti - commessi da una società di Isola Capo Rizzuto, Le Verdi Praterie, con conseguente sequestro per un valore complessivo da 14 milioni di euro.
STASI MARRELLI: SUBITA UNA GRANDE INGIUSTIZIA
“Abbiamo sofferto molto in questi tre anni. Dopo la morte di mio marito il 2 marzo, giorno del suo compleanno, ci sequestrano la nostra azienda agricola, per traffico di rifiuti. Increduli abbiamo impiegato qualche giorno per capire cosa stava succedendo”.
Antonella Stasi, vedova dell’imprenditore Massimo Marrelli, e presidente dell’omonimo gruppo crotonese attivo per lo più nel settore sanitario, commenta così ed a caldo la decisione del Gup Sara Merlini, senza nascondere la propria amarezza per tutta la vicenda giudiziaria e, soprattutto, i conseguenti strascichi economici dovuti al fatto che la società al centro dell’indagine venne poi affidata agli amministratori giudiziari.
“Oggi l’azienda è distrutta, l’impianto biogas chiuso ed il caseificio fermo” sbotta ancora Stasi, ricordando che è stata costretta a licenziare diversi operai, “altri - afferma - li abbiamo trattenuti nell’attesa e nella speranza che presto finisse. Abbiamo accumulato debiti e ritardi con i fornitori. Ma grazie alla forza del Gruppo e delle altre aziende noi siamo riusciti a resistere. Oggi è il momento in cui possiamo tirare un sospiro di sollievo”.
Per l’imprenditrice crotonese, quindi, l’intera vicenda giudiziaria è stata una “grande ingiustizia” che “ha avuto un peso ed influito nello sviluppo dell’azienda”.
(aggiornata alle 19:00)