Rifiuti usati come fertilizzanti, chiuse le indagini: 11 indagati e 3 società coinvolte
Vi sarebbero delle violazioni rispetto all'autorizzazione ambientale alla base dell'indagine che vede coinvolte tre società operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti, che avrebbero prodotto un "ammendante misto" utilizzando però dei rifiuti non pericolosi, tra cui plastiche, vetri e metalli (anche pesanti). Questo pomeriggio la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha formalmente concluso le indagini, che coinvolgono, oltre alle suddette società, 11 soggetti.
Tra gli indagati il nome di spicco è quello di Eugenio Guarascio, attuale patron del Cosenza Calcio, e di sua sorella, Ortensia, che ricopre la carica di direttrice amministrativa di una delle società coinvolte (Ecologia Oggi), operante nel vibonese. Proprio da questa società sarebbe partita una prima indagine da parte della Procura di Vibo Valentia, trasferita poi alla procura generale di Catanzaro.
Tra gli indagati figurano anche Gianfranco Comito, funzionario della Regione Calabria, Franco Dario Giuliano e Nicola Anselmo Ocello, entrambi dipendenti dell'Arpacal. Per tutti, il reato ipotizzato è quello di associazione a delinquere. Coinvolte anche le società Ecocall Spa e 4el Group Srl, tutte riconducili alla famiglia Guarascio.
L'indagine conclusa oggi nasceva nel 2021, a seguito di diversi mesi di intercettazioni, controlli e verifiche da parte delle forze dell'ordine per presunt ireati in materia penale ed amministrativa.