Porto Gioia Tauro: accuse d’abuso d’ufficio archiviate per Agostinelli e Preziosi
Lunedì scorso, 10 marzo, il Gip del Tribunale di Palmi, Francesco Petrone, ha definitivamente archiviato i procedimenti penali a carico del Presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli e del Segretario Generale dell’epoca, l'Ammiraglio Pietro Preziosi.
Le accuse erano partite da una denuncia sporta da una dipendente dell’Ente, per un presunto abuso in atti d’ufficio.
"Si chiude così l’ennesimo capitolo della querelle scatenata nei confronti del vertice dell’Ente, quest’ultima attivata per presunte violazioni di legge nella procedura pubblica di assunzione del dirigente Alessandro Guerri e che aveva altresì chiamato in causa altri accadimenti, fra cui la revoca dell’incarco di responsabile anticorruzione della stessa denunciante e una sanzione disciplinare asseritamente irrogata dal Segretario Generale alla denunciante" commenta Agostinelli.
"Il Giudice, pur premettendo l’intervenuta abrogazione del reato di abuso in atti d’ufficio, ha voluto comunque motivare nel merito l’archiviazione definitiva, giudicando del tutto insussistenti le pretese accusatorie della denunciante. Smentito, cioè, che Alessandro Guerri non avesse presentato nei termini la documentazione a supporto della sua assunzione e dunque destituito di fondamento l’asserito reato di mendacio a carico dello stesso" sottolinea.
"Smentito, inoltre, il carattere persecutorio del provvedimento di revoca dell’incarico rivestito dalla denunciante, quello di Responsabile Anticorruzione, in quanto adottato una volta abbondantemente scaduti i tre anni del suo mandato, previsti dalla legge e quindi pertanto adeguatamente motivato. Rimarcato - continua il Presidente - il carattere strumentale di ulteriori denunce già archiviate presentate dalla dipendente contro altri colleghi, che facevano parte quali membri interni di Commissioni di concorso, per presunte ipotesi di mendacio, rivelatesi insussistenti poiché, è scritto tanto avrebbe dovuto conoscere la dipendente ove avesse diligentemente assolto ai propri compiti”.
"Sconfessata, infine, l’accusa di conflitto d’interesse mossa a carico del Segretario Generale nell’adozione del provvedimento sanzionatorio in quanto lo stesso, non poteva conoscere l’esistenza di denuncia a suo carico. E altresì palesemente inesistenti le disfunzioni lamentate dalla denunciante sulle dichiarazioni presentate dai componenti della commissione giudicatrice di altro, separato concorso pubblico" chiosa ancora.
"Non posso che esprimere soddisfazione, a testimonianza della cristallina trasparenza che ha sempre informato le procedure amministrative di questa Adsp. Lascio che ciascuno giudichi come quattro separate e strumentali denunce penali avanzate dalla stessa denunciante abbiano prodotto un autentico buco nell’acque ma abbiano, nel contempo - e lo dico con amarezza – provocato evidenti isteresi amministrative e evidentissimi danni reputazionali e un irrespirabile clima di caccia alle streghe all’interno dell’Ente" dice poi.
"Esprimo la mia solidarietà all’ammiraglio Preziosi e al dott. Guerri, ringraziandoli una volta di più per quanto fatto a difesa della legalità, della trasparenza e dei principi di buona amministrazione" conclude Agostinelli.
