Calcio, Playoff Serie C. Il Crotone imbriglia le “baby” Zebre e passa il turno

Crotone Sport

L’incontro valevole per il secondo turno della fase a gironi dei playoff di Lega Pro - disputato tra Crotone e Juventus N.G. termina 0-0. Il primo tempo finisce clean sheet nonostante un gioco pregevole e spumeggiante da ambo le parti ma che non ha premiato la grossa mole di gioco creata dai padroni di casa che non sono riusciti a bucare le strette maglie difensive bianconere. La ripresa non è meno della prima anche se il risultato non si sblocca. Lo 0-0 premia comunque il Crotone che passa il turno e accede alle fasi nazionali.


di Francesco Pitingolo

Esordio casalingo del Crotone nel tanto atteso campionato post season, contro un avversario ostico come la Juventus Next Gen che da quando ha ritrovato mister Brambilla in panchina è stato capace di risalire la china di una brutta graduatoria e partecipare, così, da protagonista agli spareggi promozione.

Mister Longo sapeva bene, sin dalla vigilia dell’incontro, che gli esperimenti erano ormai terminati e che quello di stasera avrebbe rappresentato un match che poteva tranquillamente definirsi un vero e proprio esame di maturità da non sbagliare.

Eh sì! Partita da dentro o fuori per entrambe le avversarie, disputata dinanzi ad una buona cornice di pubblico.

Il tecnico degli squali ionici ha predicato, per l’approccio all’incontro, leggerezza e fiducia nei propri mezzi senza farsi schiacciare dalle pressioni e, anche per questo delicatissimo match che valeva una stagione, ha deciso di scendere in campo con un 4-2-3-1 che ha visto prendere posto, tra i pali, il n.22 Francesco D’Alterio; in difesa col n.18 Guerini, n.5 Cargnelutti, n.6 Di Pasquale e col n.3 rientra titolare Maxime Girone; a centrocampo il tandem composto dal n.16 Gallo e dal n.15 Vinicius; in attacco il capitano col n.9 Guido Gomez alle cui spalle prendono posto il n.20 Ricci, il n.93 Tumminello e il n.10 Mattia Vitale.

Sulla sponda avversaria si sono contrapposte le giovani zebre bianconere che, dopo aver ottenuto una schiacciante vittoria contro il Benevento nel turno scorso, hanno approcciato la gara consapevoli dei propri mezzi e della propria forza essendosi dimostrati, anche in campionato, compagine solida e difficile da superare per tutti.

Brambilla, per l’incontro che avrebbe potuto consegnare uno storico risultato per la “baby” Juventus, avendo a differenza degli avversari a sua disposizione un solo risultato utile possibile, ha deciso di scendere in campo con un 3-5-2 che ha visto schierarsi tra i pali con il n.30 Daffara e poi a seguire in ordine numerico col n.3 Afena-Gyan, 5 Macca, 6 Comenencia, 11 Cudrig, 17 Guerra, 23 Scaglia, 26 Gil Puche, 46 Turicchia, 73 Faticanti, 90 Pietrelli.

A dirigere l’incontro è stato il Sig. Di Reda della sezione AIA di Molfetta, coadiuvato dagli assistenti Francesco Tagliaferri di Faenza, Gian Marco Cardinali di Perugia e dal quarto ufficiale Domenico Leone di Barletta; l’uomo Var è stato Niccoló Baroni di Firenze e Avar Maria Marotta di Sapri.

Il fischietto pugliese ha 3 precedenti con gli squali e si riferiscono a Crotone-Giugliano, dell’anno scorso, terminata col punteggio di 2 a 3, Crotone-Benevento 2-2 e Crotone-Picerno 0-0 dell’attuale stagione.

IL PRIMO TEMPO

Inizia il tanto atteso match e a toccare per primo la sfera è il Crotone con il capitano Guido Gomez che decide di partire da Gallo il quale con retropassaggi ai compagni di reparto prova ad impostare l’azione che di fatto dà il via al post season dei pitagorici.

Parte aggressivo il Crotone che in questo avvio non lascia spazi agli avversari aggredendo il campo nel tentativo di portarsi in subito vantaggio.

Una cosa è sicura, nei primi cinque minuti di gioco gli squali dimostrano di essere letteralmente connessi e sul pezzo. La Juve però non resta a guardare; le zebre si organizzano e provano a prendere le mosse agli squali guadagnando, al minuto n. 8 un calcio d’angolo a loro favore che non sortisce gli effetti sperati per la compagine allenata da Brambilla.

Si anima la curva sud dello Scida ed inizia ad incitare i pitagorici dimostrando di essere il tanto atteso dodicesimo uomo in campo. Il Crotone riparte ed inizia nuovamente a macinare gioco mentre mister Longo passeggia nervosamente in panchina essendo conscio dell’importanza della posta in palio.

Gli squali ionici giocano la sfera nel tentativo di trovare l’azione che possa bucare le strette maglie difensive bianconere che in campo difendono con ben cinque unità.

Quando giunge il minuto n. 17, fiocca il primo cartellino giallo allo Scida sventolato dal direttore di gara all’indirizzo di Faticanti che commette un brutto fallo su Vinicius nel tentativo di recuperare il possesso della sfera.

Il gioco riprende ed il possesso della palla è sempre delle maglie pitagoriche che, tre minuti più tardi, si spingono nella metà campo avversaria stringendo gli ospiti nelle spire di un calcio asfissiante e spettacolare per i supporters presenti sugli spalti.

Al 23 minuto la Juve prova ad alzare il proprio baricentro per trovare sollievo e Cargnelutti si immola al fine di fermare l’azione offensiva ospite trovando, anch’egli, il cartellino giallo.

Pronti… via! Si riparte e il pallino del gioco è sempre rossoblù e per poco una leggerezza di Scaglia, alla mezz’ora, su incursione di Tumminello, non regala il vantaggio ai padroni di casa che ancora non riescono a bucare la porta bianconera.

Superato il primo terzo del match si resta su ritmi alti da ambo le parti che regalano uno spettacolo godibile e pregevole ma che lasciano tutti gli addetti ai lavori e non, col fiato sospeso per l’incertezza del risultato finale.

Nella fase conclusiva del primo tempo regolamentare c’è da segnalare un’azione corsara della Juve che parte in contropiede con Guerra e impegna D’Alterio in una parata plastica che salva letteralmente l’incontro.

La gara prosegue anche se, dopo un minuto di recupero, il direttore di gara fischia l’half time.

Primo tempo che finisce clean sheet nonostante un gioco pregevole e spumeggiante da ambo le parti ma che non ha premiato la grossa mole di gioco creata dai padroni di casa che non sono riusciti a bucare le strette maglie difensive bianconere.

La squadra di. Longo dimostra di essere aggressiva e sul pezzo ma non può certamente distrarsi contro gli avversari allenati da Brambilla che sono apparsi sempre pronti ad aggredire gli spazi e partire in contropiede. Tutto sommato bella partita in questa prima frazione di gioco.

IL SECONDO TEMPO

Inizia la ripresa senza sostituzioni da ambo le parti e a toccare la prima sfera stavolta è la Juve con Faticanti che parte dalle retrovie senza riuscire a creare un’azione degna di nota anche grazie all’organizzazione della difesa pitagorica.

Si riparte da dove si era rimasti ovvero con un possesso palla rossoblù ragionato per tentare di imbastire l’azione che possa passare attraverso il pullman difensivo bianconero che copre il reparto difensivo con ben cinque unità.

Gli ospiti però, in questo secondo tempo, sono tornati in campo con tutt’altro piglio e nella foga dettata dal match, al 51’ minuto Macca commette un brutto fallo su Vinicius finendo così sul taccuino dei cattivi.

La Juve mette grinta, cuore e polmoni e dimostra, in questa ripresa, di non essere una semplice comparsa dei playoff essendo sempre pronta a pungere gli squali ionici i quali, in questo incontro, sono supportati da circa cinquemila tifosi.

Battuta d’arresto nell’esplosivo gioco del Crotone visto nel primo tempo anche perché gli avversari non sono disposti a farsi sorprendere e farsi trovare impreparati alle incursioni pitagoriche.

Passa l’ora di gioco allo Scida e il risultato è sempre inchiodato sullo 0-0 anche se c’è da segnalare una buona azione di Gallo che crossa all’indirizzo di Tumminello il quale, di testa, scalda i guanti a Daffara.

È ora di cambiare per il Crotone che, al 63’, effettua un doppio cambio: esce Ricci per Silva mentre Giron si avvicenda con Groppelli; anche Brambilla cambia e sostituisce Pulche con Turco.

Il gioco riprende ed è la compagine ospite a rendersi pericolosa trovando, due minuti più tardi, un corner che lascia in apprensione i pitagorici che riescono a scongiurare il pericolo.

Il Crotone è ancora vivo e al 68’ calcia una punizione dalla trequarti con Vitale che viene deviata in angolo dalla difesa bianconera.

Ancora cambi per la compagine di Brambilla che sostituisce, al 71’, Cudrig con Mancini che dopo appena trenta secondi prende il cartellino giallo.

Si scaldano gli animi allo Scida perché un minuto più tardi Vinicus entra da dietro su Afena-Gyan sulla trequarti e viene sanzionato col giallo dal direttore di gara.

La partita riparte e ripiomba nel vivo con il Crotone che, anche con questo risultato, entrerebbe di diritto a disputare la fase nazionale.

Al minuto 77’ Turco sfugge alla sua copertura sulla fascia destra e riesce ad aprire per Mancini che di testa spara alto sopra la traversa difesa da D’Alterio.

Match incandescente in questi ultimi dieci minuti con le due compagini che provano a pungersi vicendevolmente dimostrando di essere valide rivali.

I due tecnici a questo punto giocano il tutto per tutto: il Crotone cambia Tumminello con Murano mentre Gomez si avvicenda con Stronati; La Juve sostituisce Comenencia con Anghele mentre Afena-Gyan viene sostituito con Deme.

Match equilibrato che continua a regalare emozioni anche se, dopo cinque minuti di recupero, termina col punteggio di 0-0.

IL PUNTO

Alla fine la fumata bianca è per il Crotone che riesce anche con il pareggio a passare il turno e ad accedere alle fasi nazionali. Un pubblico delle grandi occasioni ha spinto oggi gli squali, che stasera non si sono risparmiati nel tentativo di vincere il match.

La Juventus N.G si è confermata squadra difficile da affrontare per tutti non avendo regalato nulla agli avversari grazie ad un’attenta difesa e ad un attacco ben disinnescato dalle retrovie pitagoriche.

Alla fine il Crotone ha meritato il passaggio del turno anche per quanto fatto vedere durante l’intera stagione dimostrandosi squadra difficile per tutti da affrontare.

Bene tutti gli interpreti pitagorici che hanno attaccato quando c’era da attaccare e hanno saputo resistere e soffrire quando c’era da difendere.

Alla fine lo 0-0 non è stato noioso avendo lasciato sempre in apprensione i tifosi presenti sugli spalti. Bene così e avanti verso chissà quali gloriosi traguardi.

IL TABELLINO

Crotone: D’Alterio; Guerini, Cargnelutti, Di Pasquale, Giron (18’st Groppelli); Gallo (48’st Schirò), Vinicius; Ricci (18’st Silva), Gomez (38’st Murano), Vitale; Tumminello (38’st Stronati). A disp.: Sassi, Martino, Armini, Cocetta, Piras, Rispoli, Cantisani, Vilardi, Barberis, Oviszach. All. Longo

Juve Next Gen: Daffara; Gil (18’st Turco), F. Scaglia, Turicchia; Comenencia (38’st Deme), Macca, Faticanti, Cudrig (26’st Mancini), Pietrelli; Guerra, Afena-Gyan (38’st Anghelè). A disp.: Garofani, S. Scaglia, Puczka, Owusu, Quattrocchi, Villa, Poli, Amaradio, Papadopoulos, Semedo. All. Brambilla

Arbitro: Di Reda di Molfetta

Ammoniti: Faticanti (J), Cargnelutti (C), Macca (J), Mancini (J), Vinicius (C), Comenencia (J), Guerini (C)

Angoli: 4-5;

Recupero: 1’ pt-5’ st.;

Biglietti 4738, Incasso 43.553,00