Presentato il piano provinciale di educazione motoria
Ventinovemila ragazzi crotonesi, dai 3 ai 18 anni, che praticano educazione fisica nel nostro territorio. 7347 alunni impegnati soltanto nei Giochi sportivi studenteschi. 250 partite su tutto il territorio provinciale, per le fasi di qualificazioni dei giochi di squadra, solo nel periodo che da va dallo scorso 3 febbraio al prossimo 31 marzo, in 18 discipline sportive diverse. La fotografia che emerge dal Piano provinciale di Educazione motoria, fisica e sportiva 2009, 2010, presentato stamani presso la Camera di Crotone dall'ufficio di coordinamento per l'educazione motoria, fisica e sportiva dell'Atp di Crotone, ci mostra un dato importante. "Ventinovemila ragazzi impegnati nello sport - ha sottolineato Santino Mariano, coordinatore per l'educazione fisica dell'Atp - sono la risorsa piu' importante che questo territorio ha. I giovani necessitano di ideali in cui credere, chiedono di riconoscersi in una comunita' che puntera' su i loro fin da subito. Per questo siamo fortemente impegnati in un progetto ad ampio respiro che prevede, da un lato, una serie di alleanze, attraverso accordi programma, protocolli d'intesa e collaborazioni con le istituzioni locali e territoriali, dall'altro si sta lavorando per un coinvolgimento generalizzato dei docenti e degli alunni in cui l'aspetto quantitativo della partecipazione si coniughi con le esigenze di valorizzare le eccellenze". Il Piano vuole tracciare un percorso di concertazione territoriale per costruire un nuovo modello organizzativo dello sport scolastico. "La sinergia - ha affermato Antonio Blandino - e' la proposta vincente. Da un anno, a questa parte, stiamo lavorando in questo senso". Secondo l'arcivescovo di Crotone e Santa Severina, monsignor Domenico Graziani il fatto che il "18 % della popolazione sia costituito da giovani che praticano lo sport e' un dato demografico che non puo' essere disatteso". L'attivita' sportiva, infatti, ha un ruolo sociale molto importante nella vita della nostra comunita'. La diffusione della pratica sportiva puo' contribuire a migliorare la salute della popolazione, a prevenire il disagio e l'esclusione, a promuovere valori positivi come la solidarieta', il rispetto reciproco, la cooperazione, la tolleranza. "Viviamo in un territorio difficile - ha osservato Roberto Salerno, presidente della Camera di commercio di Crotone - la scuola e' l'unica fonte per uscire da questo stadio di cose e rappresenta il futuro". "La sinergia - ha continuato l'assessore provinciale allo Sport, Gianluca Marina - puo' far crescere questo territorio. Lo sport e' cultura ma per troppo tempo e' stato visto come qualcosa da emarginare". Anche l'assessore comunale all'Identita', Silvano Cavarretta ha parlato dello sport crotonese come di "una grande eredita' che abbiamo ma che non va presa pero' col beneficio d'inventario". Antonella Cernunzio, responsabile dell'Unita' operativa di educazione sanitaria dell'Asp Magna Grecia si e' soffermata sui rischi a cui vanno incontro i giovani che non praticano sport: obesita', alcolismo, uso di droghe e depressione. Claudio Perri, presidente provinciale del Coni ha messo in luce l'impegno messo in campo per il miglioramento della qualita' sportiva, pur sottolineando con amarezza, che "non sempre queste azioni positive vengono raccolte per il soddisfacimento". Mariano, a questo proposito, ha lanciato un appello alle istituzioni presenti a far entrare il piano proposto nel piano triennale delle opere pubbliche con un accordo di programma e di investire i fondi per la sicurezza anche in questo settore. Al termine della mattinata sono state premiate le scuole che hanno realizzato buone pratiche nella promozione della cultura motoria e sportiva. Hanno ottenuto riconoscimenti: il D D X circolo, l'Ic Cutuli, l'Ic Papanice, l'Ic Verzino - Savelli e l'Istituto Gravina. Premiati anche Raffaele Salerno, campione regionale corsa campestre, categoria cadetti maschile, della scuola "Anna Frank", e tutta la squadra dell'Ic "Anna Frank" arrivata terza al campionato regionale di corsa cmpestre. Ha moderato i lavori la giornalista Patrizia Pagliuso.