‘Ndrangheta: colpo a clan Gentile-Besaldo, confiscati 15 mln di euro
Un complesso di beni, per un valore di oltre 15 milioni di euro, è stato confiscato ai principali esponenti della cosca "Gentile-Besaldo", operante ad Amantea e nella zona del medio-tirreno cosentino, dai finanzieri del G.i.c.o. del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro. Il clan era stato pesantemente colpito, nel dicembre del 2007, dall'operazione "Nepetia", con l'arresto di 39 presunti consociati. In quell'occasione venne evidenziata l'esistenza, nel territorio di Amantea, di un clan mafioso con a capo Tommaso Gentile, coadiuvato da alcuni fidi sodali, tra cui Giacomino Guido (alias "Gianni Pantera") ed i fratelli Guido e Massimo Africano. I beni confiscati sono costituti, in particolare, da quattro lussuose ville ubicate nel comune di Amantea; un fabbricato situato nel centro storico del comune di Belmonte Calabro; una motonave (la Benedetta II); sei attività commerciali; quote societarie; due autovetture; conto correnti bancari.
L'attività investigativa scaturita dall'operazione "Nepetia", attraverso l'espletamento di indagini di natura patrimoniale delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ha permesso agli investigatori delle fiamme gialle di ricostruire in capo ai maggiori esponenti della cosca un notevole patrimonio il cui valore è risultato sproporzionato rispetto alle capacità economico-reddituali dichiarate e che era stato sottoposto a sequestro preventivo nel 2010. Il tribunale di Cosenza, sezione misure di prevenzione, in accoglimento della richiesta avanzata dal procuratore della repubblica di Catanzaro Antonio Vincenzo Lombardo, al termine delle indagini, ha emesso il provvedimento di confisca.