Spanò sui dati negativi aziende territorio crotonese
"I dati negativi sugli andamenti delle aziende nel territorio crotonese, comunicati dall’ufficio studi della Camera di Commercio, destano non poche preoccupazioni in chi vede nell'impresa il motore che sta alla base della ricchezza di una comunità". A scriverlo il Capogruppo al consiglio comunale di Crotone della Lista Scopelliti Presedente Cesare Spanò.
"È grazie all’ingegno ed alla caparbietà degli imprenditori che si dà vita a sistemi produttivi generatori di benessere per i quanti vi ruotano attorno (dipendenti, collaboratori, fornitori, ecc.). La nascita di una nuova impresa va sempre vista come un momento di grande importanza. La chiusura non può che creare timori, soprattutto quando si rileva un saldo negativo tra le nuove aziende e quelle cessate. Siamo di fronte ad una involuzione che fa presagire foschi scenari, rispetto ai quali noto un silenzio quasi rassegnato da parte delle istituzioni, dei sindacati, delle associazioni di categoria.
In questo scenario di smobilitazione generale, fatto di cassa integrazione, industrie abbandonate, banche che negano credito, giovani alla disperata ricerca di occasioni di lavoro, è paradossale assistere al violento attacco sferrato da una parte politica contro imprese che, nonostante tutte le difficoltà, resistono con ostinazione alla crisi e addirittura continuano ad investire. Non è questa una difesa d’ufficio del gruppo imprenditoriale Marrelli, visto che possiede tutte le capacità e le ragioni per tutelare la propria dignità e integrità. Viene da chiedersi cosa rappresentino gli imprenditori per la politica. Grandi amici cui chiedere sostegno durante le costose campagne elettorali, ma fastidiosi nemici da ostacolare con ogni mezzo non appena decidono di mettersi in gioco.
Non mi pare però che vi sia un peccato originale che precluda ruoli politici a chi possiede un’azienda, e per raggiungere questo scopo non è legittimo utilizzare il conflitto di interessi come fosse una clava buona per tutte le occasioni. Chiunque può, per estremo, essere tacciato di conflitto di interessi. Ma la ricerca dell’imparzialità di chi riveste ruoli di rilievo deve seguire due percorsi obbligati: o viene disciplinata dal legislatore oppure va valutata su casi concreti di illegittimi vantaggi acquisiti. Duole all’intelligenza assistere a strumentalizzazioni che non esitano ad attaccare valide realtà imprenditoriali, quando invece occorrerebbero serenità e sostegno per dare forza alle poche aziende che continuano a credere in una terra troppo spesso avara di riconoscimenti."