Giù dal balcone per sfuggire ai carabinieri, arrestato Paolo Nirta
Per evitare l'arresto si è lanciato dal balcone, fratturandosi bacino e gomito. Si tratta di Paolo Nirta, 35enne nato a Locri e residente a San Luca, arrestato dai Carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito del processo "Fehida", che vede imputati i presunti responsabili della faida che ha insanguinato San Luca.
Paolo Nirta, accusato di appartenenza alla cosca "Nirta-Strangio", era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale. L'uomo, durante le fasi della cattura, ha tentato la fuga, lanciandosi dal balcone del primo piano della propria abitazione. Prontamente bloccato è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Locri, dove è stato ricoverato in Ortopedia per la frattura del bacino e del gomito sinistro. Nirta era stato condannato, in primo grado, a 8 anni di reclusione, confermati dalla Corte di Assise d'Appello di Reggio Calabria, per associazione di tipo mafioso.