Accoltella bulgaro, imputato capace di intendere e di volere
Natale Cutruzzolà, 52enne di Cropani (Cz), finito in carcere a dicembre per il tentato omicidio di un cittadino bulgaro accoltellato, è capace di intendere e volere. E' la conclusione a cui è giunto Massimo Rizzo, perito sentito oggi nel corso del processo a carco dell'uomo, che si sta svolgendo con rito abbreviato davanti al tribunale collegiale di Catanzaro.
Ai giudici (presidente Adriana Pezzo, a latere Emanuela Folino e Giovanna Mastroianni) il difensore dell'imputato, Luigi Falcone, ha chiesto anche di verificare la compatibilità delle condizioni dell'uomo con il regime carcerario cui è sottoposto, ma quando il pubblico ministero, Alessia Miele, si è opposta, Cutruzzolà ha reagito in malo modo, dicendo di non voler tornare in carcere e arrivando a ferirsi alla bocca tanto da perdere sangue. Lo stessoRizzo, intervenuto assieme ai carabinieri presenti, alla fine è riuscito a tranquillizzare l'uomo, prima che il processo fosse rinviato al 22 giugno prossimo. Cutruzzolà è stato condotto in carcere dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina che hanno eseguito un'ordinanza cautelare a suo carico emessa dal giudice per le indagini preliminari, Tiziana Macrì, per le accuse di lesioni gravi, minaccia, porto illegale di arma bianca, tentato omicidio, contestategli a seguito dei fatti avvenuti lo scorso 24 ottobre, quando l'uomo accoltello' un bulgaro con un coltello a serramanico, colpendolo piu' volte.