Isola Capo Rizzuto, fuoco nei terreni confiscati alla ‘ndrangheta
Non c’è pace per i terreni confiscati alla ‘ndrangheta ad Isola Capo Rizzuto. Un incendio, infatti, ha distrutto parzialmente il raccolto dell’orzo della legalità, che era stato seminato in cinque ettari di campi in località Cardinale, sottratti alla cosca Arena di Isola Capo Rizzuto, e assegnati a “Libera terra” per il loro riutilizzo.Il terreno era stato seminato ad orzo e proprio nei prossimi giorni ci sarebbe stato il raccolto, avviato subito dopo la mietitura del grano, sempre in terreni confiscati. È andato in fumo circa la metà del raccolto di orzo, mentre la restante parte è stato salvato grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco, avvisati dall’addetto alla trebbiatura del grano. Sono in corso le indagini per verificare le origini del rogo, di presumibile natura dolosa; le fiamme, infatti, hanno colpito esclusivamente il campo di Libera e non anche quelli circostanti.
L’episodio, di per se grave, assume maggiore rilevanza visto che Cardinale è una località simbolo alla lotta alla ‘ndrangheta, visto che nel settembre 2010 l’allora ministro all’Interno, Roberto Maroni, firmò il protocollo che diede inizio al riutilizzo dei terreni confiscati alla cosca Arena. Sul posto si sono recati, tra gli altri, il prefetto di Crotone, Vincenzo Panìco, il questore, Mario Finocchiaro, ed i massimi rappresentanti delle forze dell’ordine provinciali. Non è il primo caso di intimidazione che riguarda i terreni confiscati, visto che solo pochi giorni fa un rogo ha colpito anche i terreni confiscati nella zona di Vermica, con lievi danni al raccolto del grano. A metà giugno, poi, un altro incendio si era verificato a Cepa e, infine, il pascolo abusivo selvaggio aveva danneggiato, sempre in località Cardinale, cinque ettari di coltivazione di cicerchia.