Scala, caso Garritano al Senato con interpellanza di Bruno e Baio
I senatori Franco Bruno ed Emanuela Baio (per il terzo polo -Api-Fli) portano a Palazzo Madama il caso di Mariafrencesca Garritano, la ballerina licenziata da Stephane Lissner, sovrintendente del teatro alla Scala di Milano, per aver denunciato la presenza di disturbi alimentari nei corpi di ballo.
Con una interpellanza (Atto n. 4-07913) al ministro della Salute, Renato Balduzzi, i senatori Bruno e Baio chiedono di sapere "quali iniziative il Ministro della Salute intenda adottare perché nei corpi di ballo dei teatri italiani si seguano regole deontologiche ed etiche che privilegino e salvaguardino la salute della persona". Quella di Bruno e Laio è la terza interrogazione a favore di Mariafrancesca Garritano e della lotta all'anoressia, e segue l'interpellanza presentata dal parlamentare Pdl, Giovanni Dima a Montecitorio e l'atto presentato alla Commissione europea guidata da Jose Manuel Barroso dall'eurodeputato Pd, Mario Pirillo, che ha rilevato violazioni della carta dei diritti Ue in merito alla discriminazione e alla libertà di espressione. Un sostegno bipartisan per l'ex solista della Scala rimasta senza lavoro per aver prima confessato nel suo libro "la verità, vi prego, sulla danza", le personali sofferenze dovute ai disturbi alimentari, poi confermato in una intervista al domenicale inglese "The Observer" una statistica secondo cui nei corpi e nelle accademie di ballo "una ballerina su cinque è anoressica".
Alla provincia di Milano anche il consigliere di Idv, Luca Gandolfi aveva chiesto lumi, mentre il delegato del sindaco di Roma Alemanno, Domenico Naccari aveva ricevuta la bellerina in Campidoglio per esprimerle solidarietà. Nelle scorse settimane Mary Garret è stata ricevuta a Cosenza, sua città natale, dal sindaco Mario Occhiuto e dalla Presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro. Questa "è una battaglia culturale contro i disturbi del comportamento alimentare", aveva detto la ballerina, una battaglia che interessa in Europa milioni di persone (solo in Italia si stima siano 3 milioni). Il delegato del sindaco Alemanno, Domenico Naccari invita il sindaco di Milano Pisapia "a dire qualcosa in merito all'assurda vicenda" della Garritano. "Oggi il sindaco Pisapia - aggiunge Naccari - è alle prese con lo spinoso e paradossale caso di Stephane Lissner che licenziò la Garritano "per aver leso l'immagine del teatro". Nel ribadire che è stata invece lesa la dignità della donna, alla luce delle notizie che stanno investendo il sovrintendente, pare che le ragioni che hanno scalfito l'immagine del teatro scaligero siano da ricercarsi altrove, non certo nella coraggiosa denuncia della ballerina che ha squarciato un velo su un mondo spesso impenetrabile".