Teatro Scala: Garritano: “la verità, vi prego, sulla giustizia!”
“Il 10 febbraio 2014 i miei avvocati mi hanno comunicato la notizia che la sentenza di Primo Grado relativa al mio licenziamento è stata emessa a favore del Teatro alla Scala. Durante tutto il procedimento legale sono accadute cose che mi hanno lasciata non poco perplessa: i testimoni ad esempio non sono stati ascoltati e il file dell’intervista rilasciata a “The Observer” non è mai pervenuto.
- È quanto scritto in un comunicato diffuso da Maria Francesca Garritano, in arte Mary Garret, danzatrice cosentina, ex solista del Teatro alla Scala di Milano, licenziata in seguito ad alcune pubbliche dichiarazioni circa disturbi alimentari che spesso segnano la vita delle ballerine di danza classica. - Ti insegnano sin da piccolo a credere nella giustizia e negli ideali; ti insegnano a dire la verità e a non aver paura di lottare per quello in cui credi.
Ho parlato di importanti verità, ho creduto in una battaglia sensata per migliorare le cose ed ho avuto speranza: oggi, però, ho serie difficoltà a credere in quella giustizia che avrebbe dovuto tutelarmi. La carriera di una ballerina è stata ingiustamente arrestata, ma non la sua capacità di analisi. Da un attento ragionamento, che presto avrete occasione di conoscere nel dettaglio, ho la certezza che il mio caso sia stato condotto all'insegna dell'ostracismo al fine “di impartire una lezione”: colpirne uno per educarne cento, salvando la forma a discapito della sostanza.
Ci sono riusciti, tra il disinteresse delle principali sigle sindacali e delle istituzioni preposte. È finito il tempo dell'attesa, è tempo di verità ed intendo andare fino in fondo perché ho perso il mio lavoro, ma non la mia dignità.”