Anoressia, Garritano: “Disinformazione alimenta diffusione patologia”
"Dalle ripetute interviste rilasciate alla stampa, la signora Abbagnato non perde occasione di esprimere nei mie riguardi considerazioni inopportune in merito al delicato argomento di cui si parla. Invito la signora, che a volte sembra ricoprire il ruolo di portavoce della Scala, a produrre il materiale su cui basa le sue dichiarazioni". Lo afferma Mariafrancesca Garritano, l'ex solista licenziata dal teatro alla Scala, in replica alle affermazioni rese dalla collega Eleonora Abbagnato in un'intervista al settimanale "Chi" in edicola.
"Fino ad ora la stampa - aggiunge la ballerina calabrese - ha colto l'occasione di chiedere a molti esponenti della danza cosa pensano della storia che mi riguarda, ma nessuno di loro ha prodotto argomentazioni interessanti alla risoluzione di un problema che, dalle documentazioni in mio possesso e presentate in più sedi come ad esempio la Commissione Garanzia e Cultura della provincia di Milano, a cui la Scala non era presente, si evince che la disinformazione ha aumentato il dilagare dei disturbi alimentari nel mondo della danza e che i dati rilevati non sono solo supposizioni o "uscite infelici", come mi si recrimina, bensì confermano quanto da me espresso in più occasioni e che non è mai stato un attacco diretto al teatro alla Scala, ma la constatazione oggettiva di una realtà in cui abbiamo vissuto in tanti, in Italia e nel mondo, anche se "sconosciuti" al grande pubblico. Sarò ben lieta di ricredermi quando, con statistiche differenti e documentazioni più ampie, si intenderà proseguire per un cammino che sia, se non risolutivo, almeno migliorativo in materia di prevenzione ed informazione. In una società dove "farsi pubblicità" di solito significa aumentare le proprie possibilità di guadagno, io di fatto rimango senza un lavoro, ma - conclude Mariafrancesca Garritano - continuo a credere in una battaglia che ha un senso, perché mira a tutelare le generazioni future a cui si lascerà la possibilità di vivere sogni tutelati da certezze".