Intraterrae al Magna Graecia Teatro Festival
In scena dal 5 all’8 settembre, ospite del festival itinerante diretto da Giorgio Albertazzi che si svolge in Calabria nei siti di interesse storico e archeologico della regione. Una produzione originale per MGTF 2012 scritta da Pier Paolo Polcari, colonna portante degli Almamegretta, e prodotta dalla Marocco Music di Rocco Pasquariello. Musica, immagini, danza e testi intessuti sulla scena da musicisti e attori provenienti non solo dal sud Italia ma anche dalla Grecia e dalla Tunisia, per raccontare insieme le storie e i volti dell'emigrazione di ieri e di oggi, di un Sud che forse oggi sta cambiando, in cui in molti scelgono di resistere e restare. I testi dello spettacolo sono tratti dall’opera di poeti del Sud (frammenti tratti da Ibico, - poeta “reggino” del VI sec. a.C - Ignazio Butitta, Rocco Scotellaro, Franco Costabile, Raffaele Carrieri, Franco Arminio). In scena oltre Pier Paolo Polcari, l’attore Salvatore Cantalupo, noto al grande pubblico per il film Gomorra di Matteo Garrone e Qualunquemente di Antonio Albanese, la cantante greca Marina Mulopulos, il percussionista e cantante tunisino Marzouk Mejiri e Massimo Ferrante, cantore della tradizione calabrese.
Il progetto “Intraterrae” ruota intorno all’idea di far interagire le sonorità e lo straniamento spazio/temporale dell'elettronica con i racconti e la poesia di una cultura, quella contadina del Sud del Mediterraneo, saldamente radicata al tempo ed al luogo, creando uno spettacolo intenso dove alle suggestioni degli intrecci sonori, si aggiungono quelle dei testi recitati, della danza e delle immagini in un mash up fra visioni e suggestioni acustiche sempre strettamente “dal vivo”.
Il progetto teatrale è ispirato al nuovo disco da solista di Pier Paolo Polcari che, in questa produzione solista, mette a nudo le radici della sua “anima migrante”, radici che si sono nutrite non solo della lezione autentica dei maestri cantori del meridione d’Italia, come Giovanni Coffarelli, ma che attingono anche al Carlo Levi di ‘Cristo si è fermato ad Eboli’ e, nella contemporaneità, alla scrittura poetica e dolente di Franco Arminio. Il progetto “Intraterrae” riesce a dar vita ad un taccuino sonoro e visivo su cui appuntare i microframmenti del quotidiano di chi resta e chi parte. Queste istantanee di vita saranno recitate dall'attore Salvatore Cantalupo, danzate da Erminia Sticchi, suonate da Paolo Del Vecchio e Ivan Lacagnina, cantate da Marina Mulopulos, ritmate con voce e strumenti da Marzouk Mejiri, raccontate in musica da Massimo Ferrante, visualizzate da Francesco Lettieri, filtrate e mixate da Gaetano Cirillo, infine coordinate e ricucite dalla regia musicale di Polcari.
Le date: 5 settembre, ore 21,30, Castello Normanno-Svevo - Vibo Valentia; 6 settembre, ore 21,30, Piazza Castello - Reggio Calabria; 7 settembre, ore 21,30, Teatro all’aperto località Motta - Palmi (Rc); 8 settembre, ore 21,30, Parco archeologico di Kaulon - Monasterace (Rc)