Teatro: La Ruina ha saputo deliziare il pubblico di Monasterace
Sabato 11 Agosto lo splendido scenario offerto dal Museo Archeologico di Monasterace ha ospitato la seconda delle cinque serate previste nell’ambito del Magna Graecia Teatro Festival 2012. Ad andare in scena è stato Saverio La Ruina fondatore della compagnia teatrale “Scena verticale”. La Ruina ha saputo deliziare gli intervenuti con “Italianesi”, uno spettacolo coinvolgente quanto significativo. Attraverso un lungo monologo e con l’ausilio di una scenografia assolutamente essenziale, l’attore calabrese ha saputo riportare alla luce l’inaudita tragedia dei tanti Italiani rimasti intrappolati in Albania, con l’avvento del regime dittatoriale, alla fine della seconda guerra mondiale.
Si tratta di migliaia di soldati e civili italiani, costretti a vivere in un clima di terrore e oggetto di periodiche e violente persecuzioni. Con l'accusa di attività sovversiva ai danni del regime la maggior parte viene condannata e poi rimpatriata in Italia. Donne e bambini vengono invece trattenuti e internati in campi di prigionia per la sola colpa di essere mogli e figli di italiani. Vivono in alloggi circondati da filo spinato, controllati dalla polizia segreta del regime, sottoposti a interrogatori, appelli quotidiani, lavori forzati e torture. In quei campi di prigionia rimangono quarant'anni, dimenticati. Come Tonino, il protagonista, che vi nasce nel 1951 e vive quarant'anni nel mito del padre e dell'Italia che raggiunge nel 1991 a seguito della caduta del regime. Riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, arrivano nel Belpaese in 365, convinti di essere accolti come eroi, ma paradossalmente condannati ad essere italiani in Albania e albanesi in Italia.