Vibo, protesta della Cisal: la questura a rischio chiusura
La Cisal è estremamente preoccupata per l’allarme lanciato dai sindacati di polizia secondo cui la questura di Vibo Valentia è tra le 40 sedi che il governo intende chiudere sugli effetti del decreto legge per l’abolizione delle province. Stando a quanto riferito il Consiglio dei Ministri si appresta a discutere il regolamento che prevede la riorganizzazione dei presidi di polizia a seguito dell’ accorpamento delle province su cui anche esponenti dello stesso governo hanno dichiarato l’impossibilità di dare attuazione e nel quale l’unica cosa certa oggi è la chiusura, appunto, di 40 questure ed il taglio del diritto alla sicurezza dei cittadini.
Il che è politicamente miope e proceduralmente scorretto. La Cisal avverte forte la necessità di mobilitare ulteriormente istituzioni e forze sociali per scongiurare l’idea del Viminale. Una provincia ad alto rischio delinquenziale come quella di Vibo Valentia non potrebbe sopportare un provvedimento di questo tipo.
E’ una procedura che va scongiurata sulla base di una motivazione che non può non sensibilizzare chi è preposto ad assumere decisioni che cozzano enormemente contro i diritti e la libertà dei cittadini vibonesi che lottano quotidianamente contro il dilagare degli episodi delinquenziali. Il ruolo e la funzione assunti dalla questura sin dal 1992, anno in cui è stata istituito il suo presidio, rappresentano una valvola di sicurezza che in questo momento la società vibonese non può permettersi di perdere.