Precari Asp Cosenza: Guccione e Scalzo ottengono la convocazione della III commissione

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“Nella seduta del Consiglio regionale della Calabria del 26.11.2012 è stato approvato all’unanimità un Ordine del Giorno, di cui il sottoscritto è stato primo firmatario insieme ai consiglieri regionali Demetrio Battaglia, Bruno Censore, Mario Franchino e Antonino De Gaetano, che riguarda le procedure per le stabilizzazioni dei lavoratori precari in ambito sanitario avvenute ai sensi della Legge 296 del 2006 ed autorizzate dal Dipartimento della Salute con nota n. 30724 dell’11.12.2008, circostanza ribadita dalla Direzione Generale del Dipartimento Regionale “Tutela della salute” con nota del 14 febbraio 2012, in presenza della Deliberazione della Giunta regionale n° 196 del 3 marzo 2008 (BUR n° 7 del 1 aprile 2008) che prevedeva ed ordinava le procedure alle quali attenersi. – Lo scrivono in una nota al Presidente della III Commissione consiliare regionale “Attività sociali, sanitarie, culturali, formative”, Nazareno Salerno, i Consiglieri regionali Carlo Guccione e Antonio Scalzo -

A seguito di ciò la Corte dei Conti, su proposta della Procura della Sezione calabrese della Corte dei Conti, con Sentenza n° 293 del 22. Ottobre 2012 ha condannato l'allora Direttore Generale della ASP di Cosenza unitamente al Direttore Amministrativo ed al Direttore Sanitario a risarcire il danno subito dall'erario per avere proceduto a stabilizzare i lavoratori precari della stessa ASP. Tale Sentenza ( pag. 84 ) fa riferimento ad "atti non conformi a legge adottati dalla Regione e di conseguenza dalla ASP di Cosenza nel 2008 e 2009 ed in particolare la Deliberazione della Giunta Regionale n° 196 del 3 marzo 2008

Per effetto di questo pronunciamento potrebbero verificarsi risoluzioni tendenti alla revoca degli atti di stabilizzazione di circa mille lavoratori precari calabresi che svolgono funzioni indispensabili per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza nella nostra regione. Riteniamo necessario, pertanto, porre in essere ogni atto utile ad impedire che si verifichi l’assurda e drammatica circostanza che potrebbe prevedere la retrocessione dei lavoratori già stabilizzati nel Sistema Sanitario Regionale. L’Ordine del Giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale su questa materia può essere certamente uno strumento utile per trovare una soluzione rispetto a tutti quei lavoratori che si sono visti riconosciuti il passaggio dal precariato alla stabilizzazione.

A tal fine riteniamo necessario ed urgente richiedere la convocazione della Commissione da Lei presieduta per trovare una soluzione definitiva al problema. I lavoratori e i cittadini calabresi non possono pagare sulla propria pelle le conseguenze di un’ inadeguata capacità di erogazione dei servizi sanitari”.