Interinali dell’Asp di Cosenza. Cgil: la lotta si protrae da anni
“Già da alcuni mesi è ripartita la trattativa tra le confederazioni sindacali CGIL – CISL – UIL con le Federazioni sindacali del lavoro atipico e la Direzione Generale dell’ASP di Cosenza per la salvaguardia dell’occupazione delle 41 lavoratrici e lavoratori, che da oltre dieci anni operano nell’ASP in somministrazione alle dipendenze di Obiettivo Lavoro SpA – Agenzia per il Lavoro.
La lotta degli interinali si protrae ormai da qualche anno. Proprio nel giugno 2010 queste maestranze venivano brutalmente falcidiati con la riduzione di ben 19 unità operative ( 16 operai del presidio ospedaliero di Castrovillari e 3 operai dell’ospedale di San Giovanni in Fiore ). Nel mare magnum del precariato legale e non il lavoro interinale appare quello più facile da colpire, da tagliare, mortificare; pur operando in servizi essenziali. - È quanto si legge in una nota stampa di Silvano Lanciano per la Segreteria Confederale C.G.I.L. Camera del Lavoro Territoriale del Pollino, della Sibaritide e del Tirreno - In quella fase della vertenza il Sindacato ed i lavoratori ottennero l’impegno, da parte dell’ASP, ad indire una nuova gara del lavoro in somministrazione e con delle clausole di salvaguardia atte a garantire la continuità occupazionale della totalità dei lavoratori utilizzati. La gara per l’affidamento venne regolarmente espletata ma – stranamente – il servizio di somministrazione di lavoro non venne affidato ( il contratto non fù mai sottoscritto con l’Agenzia di Lavoro aggiudicataria ) e la gara venne revocata!
Si preferì procedere a periodiche proroghe, del contratto di somministrazione di lavoro all’Agenzia già presente, acuendo sempre più la preoccupante precarietà degli interinali ormai “storici” nell’Azienda Sanitaria Provinciale. Quando, nello scorso mese di giugno, la Direzione Generale dell’ASP ritenendo di poter far fronte alle “gravi carenze di organico” , di talune figure professionali, disponeva la predisposizione “in tempi brevi” di una nuova gara per la somministrazione di lavoro fino a prefigurare un fabbisogno di circa un centinaio di operatori con specifiche qualifiche e titoli professionali, il Sindacato si preoccupò di garantire la continuità occupazionale dei 41 interinali operanti in Azienda. Il rischio era uno spoil system che potesse riguardare anche i lavoratori subordinati al fine di nuove e più spudorate clientele. Agli interinali veniva quindi prorogato il contratto di somministrazione per altri due mesi ( luglio ed agosto ) con l’intento della Direzione Generale di procedere velocemente all’indizione di una nuova gara estendendo il ricorso al lavoro somministrato a fronte dei fabbisogni dell’azienda pubblica.
Ma il Sindacato ed i lavoratori non dormono sonni tranquilli e trascorrono l’estate a sollecitare prima la Direzione Territoriale del Lavoro e poi il Prefetto di Cosenza a convocare le parti. In quelle sedi il Dr. Gianfranco Scarpelli – Direttore Generale dell’ASP invia dei propri funzionari/dirigenti a comunicare alle parti sindacali ed ai lavoratori che non ci sarebbero state ulteriori proroghe al contratto di somministrazione di lavoro e che anche l’iter procedurale d’indizione di una nuova gara era stato inopinatamente sospeso. Motivo di tale decisione risiederebbe in una deliberazione della Corte dei Conti della Calabria in funzione di controllo ove si esprimono una serie di considerazioni in merito alla gestione dell’universo del precariato della sanità calabrese, ovvero alle tecniche elusive della Regione Calabria in rapporto al blocco del turn over nella pubblica amministrazione ed ai vincoli imposti del così detto Piano di Rientro dal debito in palese violazione di fondamentali norma di legge.
In una condizione di assoluta incertezza, in relazione a rapporti di lavoro precari, stabilizzazioni ed assunzioni di dubbia regolarità in cui da tempo immemore ormai non viene garantita la parità di accesso al lavoro pubblico e con procedure concorsuali trasparenti, appare chiaro il disegno di colpire in primo luogo il lavoro somministrato. Infatti, mentre tutti i contratti di lavoro ( tempo determinato assunti tramite i Centri per l’Impiego, Co.Co.Pro. , Collaborazioni, Consulenze, ecc. ecc. ) sono stati prorogati per sei mesi, ovvero fino alla fine di dicembre, al lavoro interinale viene riservata una sorte diversa: due mesi di proroga e poi, presumibilmente, a casa. Ma le lavoratrici ed i lavoratori non ci stanno! Martedì 28 agosto alle ore 8,30 il Direttore Generale dell’ASP, Dr. Gianfranco Scarpelli, ha convocato le Organizzazioni Sindacali Confederali e le Federazioni del lavoro atipico e con le rappresentanze dei lavoratori medesimi che manifesteranno, in un’assemblea sindacale convocata nel piazzale antistante la Direzione dell’ASP di Via Alimena, 8 e con l’intenzione di non tornarsene a casa a mani vuote, ovvero qualora non venisse garantita loro la continuità di occupazione e di reddito.
A fianco dei lavoratori si sono mobilitati in primo luogo i livelli istituzionali locali e territoriali. Il primo cittadino della Città del Pollino, Avv. Domenico Lo Polito, partecipa con insolito impegno e notevole passione civile a tutti gli incontri che si sono tenuti nelle varie sedi istituzionali. Il Sindaco di Castrovillari ha anche incontrato più volte nel Municipio i lavoratori con le loro famiglie. Ma anche Giovanni Manoccio, Sindaco di Acquaformosa ed Antonio Barile, Sindaco di San Giovanni In Fiore non hanno fatto mancare il loro sostegno alla lotta per il lavoro dei 41 lavoratori interinali dell’ASP di Cosenza. Le lavoratrici ed i lavoratori interinali utilizzati da oltre dieci anni presso l’ASP annunciano una dura battaglia sindacale e con forme di lotta inedite, a difesa del posto di lavoro e della legalità”.