Precari Asp: due consiglieri del Pd chiedono convocazione della III Commissione Regionale
Precari Asp: i Consiglieri regionali del Pd Guccione e Scalzo non mollano la presa. Dopo aver presentato un articolato Ordine del Giorno approvato all’unanimità nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Regionale calabrese, oggi ritornano all’attacco chiedendo, attraverso una lettera indirizzata al presidente Nazareno Salerno, la convocazione urgente della III Commissione regionale “Attività sociali, sanitarie, culturali, formative”.
Dopo la sentenza emessa dalla Corte dei Conti, su proposta della Procura della Sezione calabrese della Corte dei Conti, con Sentenza n° 293 del 22. Ottobre 2012 con cui è stato condannato l'allora Direttore Generale della ASP unitamente al Direttore Amministrativo ed al Direttore Sanitario a risarcire il danno subito dall'erario per avere proceduto a stabilizzare i lavoratori precari dell’ ASP di Cosenza per "atti non conformi a legge adottati dalla Regione e di conseguenza dalla ASP di Cosenza nel 2008 e 2009 ed in particolare la Deliberazione della Giunta Regionale n° 196 del 3 marzo 2008”–scrivono in sostanza i cinque consiglieri regionali del Pd rivolgendosi a Salerno- si corre il rischio che possano verificarsi risoluzioni tendenti alla revoca degli atti di stabilizzazione di circa mille lavoratori precari calabresi che svolgono funzioni indispensabili per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza nella nostra regione”. Un’ipotesi, quest’ultima, assolutamente da scongiurare e rispetto alla quale i due consiglieri regionali del Pd componenti della commissione già annunciano di voler intraprendere una battaglia senza esclusione di colpi.
“I lavoratori e i cittadini calabresi -scrivono nella lettera al presidente della Terza Commissione regionale- non possono pagare sulla propria pelle le conseguenze di un’ inadeguata capacità di erogazione dei servizi sanitari. Riteniamo, pertanto, necessario porre in essere ogni atto utile ad impedire che si verifichi l’assurda e drammatica circostanza che potrebbe prevedere la retrocessione dei lavoratori già stabilizzati nel Sistema Sanitario Regionale”. “L’Ordine del Giorno da noi proposto e approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale su questa delicata materia –conclude la missiva- può essere certamente uno strumento utile per trovare una soluzione rispetto a tutti quei lavoratori che si sono visti riconosciuti il passaggio dal precariato alla stabilizzazione. A tal fine riteniamo necessario ed urgente richiedere la convocazione della Commissione da Lei presieduta per trovare una soluzione adeguata e definitiva al problema”.