Crotone salva la memoria di Pitagora e il parco tematico a lui dedicato
Il 21 e il 22 dicembre Losingate mette in scena un festival per difendere lo spazio cittadino dall’abbandono, rilanciando la cultura in città. Chi era Pitagora? Ci si augura che il più illustre dei crotonesi non venga dimenticato. Purtroppo, però,sembra che il parco tematico a lui dedicato dalla città dove è nata la sua scuola scivolato nel dimenticatoio: difatti, attualmente, era in stato di abbandono fino a quando il consorzio Jobel non ha iniziato un processo di riabilitazione della struttura. Per questo motivo, Losingate ha deciso di sensibilizzare il territorio, e non soltanto quello regionale, allestendo proprio nel parco un festival degno di nota. Il 21 e il 22 dicembre, grazie all’ausilio di molte realtà e associazioni attive localmente e non solo, il Parco diventerà teatro di una due giorni di cultura, tra stand, iniziative, teatro, arte, fotografia, editoria e tantissima musica.
Sul palco si alterneranno gruppi locali e star incontrastate del rock nazionale. La sera del 21 ci saranno gli Almamegretta, prestigioso progetto che vanta collaborazioni con gli inglesi Massive Attack, ad allietare la notte. Il roro è un dub di origine giamaicana che risente dei rumori e degli umori di Napoli e di Bristol. E assieme a loro, ad aprire le danze, anche due realtà cittadine: gli Sparks Around e Don Diegoh (quest’ultimo, in rappresentanza del più prestigioso hip hop calabrese, tornerà nella sua città dopo essere stato protagonista di una trasmissione di DeeJayTv che è andato in onda 17 dicembre). Il 22, invece, sarà il funk-rock dei Bisca a farla da padrone, forte di un trascorso che li ha portati in giro per l’Europa assieme ai 99 Posse. Con loro, la stessa sera, si esibiranno anche gli Assalti Frontali, realtà romana che ha saputo coniugare il rap, inteso come la Cnn degli afroamericani con un concetto simile ma italianissimo, ponendosi come media capace di informare grazie alla musica e senza cerotti sulla bocca. Ad aprire il sipario, prima di queste due altisonanti band, suoneranno Pino Stmpo e i Twenty Rocks.
A condire la due giorni numerosi dj-set a base di rock ed elettronica, arte di strada a cura del Teatro della Maruca, una mostra pittorica di Renata Lorecchio e una fotografica, "Semplicemente...Jazz", di Gregorio Patanè. Senza contare il Laboratorio di strumenti a corde del maestro liutaio Giuseppe Mungari e gli spazi autogestiti dalle associazioni : Arci, Arcigay, Libera, Emergency, ENPA, Agorà, Aics.
Nino Dascola, conduttore televisivo e dj, in veste di promotore e direttore artistico del festival, ringraziando tutte le realtà che lo hanno sostenuto collaborando al progetto, tiene a precisare che “Il clima, soprattutto da queste parti, è un po’ da fine del mondo, ma la cultura e il rispetto per la storia che l’ha forgiata devono indurci a riappropriarci delle nostre radici, del passato come del futuro, degli spazi come della giustizia”. E poi conclude citando Andersen Christian: “Dove il mondo fallisce, parla la musica”.