I rappresentanti del Cosentino dell’Mpa scrivono al presidente Lombardo
Questo il testo della missiva che i rappresentanti del Cosentino dell'Mpa hanno scritto al presidente del movimento, Raffaele Lombardo:
Caro Presidente Lombardo,
la competizione elettorale alle porte induce tutti noi a pensare, a riflettere su ciò che in questi anni è stato costruito dal nostro
movimento in Calabria, a fare bilanci e operare scelte se necessario coraggiose ma semplici.
Semplici perché figlie di un’idea, quella dell’autonomia che ha sempre guidato la nostra azione politica, che ci ha reso protagonisti e “genitori” del movimento in Calabria quando ancora dalle nostre parti Mpa era una sigla fra tante, sconosciuta.
E’ stata la nostra spiccata passione verso il meridionalismo e l’autonomia ad unire centinaia di persone in un gruppo, la completa fiducia nei Suoi confronti, ripagata negli anni sfidando i poteri forti del Parlamento in nome del meridionalismo, affrontando battaglie di testimonianza in una terra complicata come la Sicilia.
Noi c’eravamo allora e ci siamo oggi, forse è per questo che oggi sentiamo la necessità di discutere delle scelte.
In tutti questi anni il nostro movimento ha vissuto momenti esaltanti, lo straordinario risultato ottenuto alle elezioni provinciali di Cosenza nel 2009 ha consentito al nostro gruppo in Calabria di consolidarsi oltre ogni nostra più rosea aspettativa.
Un lavoro quotidiano che, con il sacrificio e la dedizione di tutti, ci ha portato a sfidare e vincere contro sistemi di potere già consolidati e organizzazioni partitiche tradizionali.
Avevamo entusiasmo e grande passione, tutti.
Ci sono stati periodi innegabili di flessione, alcuni per una ragione fisiologica, altri, ed è di questo che ci rammarichiamo, dovute a scelte che forse potevano essere diverse, forse dovevano essere migliori.
Ci viene da pensare a Misiti, che non ha perso tempo a salire sul carro dei responsabili di Berlusconi per una poltrona da sottosegretario, ci viene da pensare a Belcastro, ma più di tutti ci viene da pensare a Loiero.
Non si tratta di contestare gli uomini e la loro storia.
Si tratta di verificare la coerenza di un percorso, delle motivazioni che portano alle scelte, dei processi che erano in itinere da anni e che sono stati, con un colpo di spugna, destinati all’oblio.
Loiero avrebbe dovuto rappresentare una forza politica importante per il movimento, ci saremmo aspettati da lui la stessa dedizione e passione che è nel volto dei tanti giovani che negli anni hanno scelto l’Mpa e il progetto autonomista.
Aspettative che, ancora oggi, quando mancano poche settimane al voto nazionale, si sono palesate per ciò che sono: vacui contenitori di consenso.
Se questo è il momento della raccolta, e noi siamo convinti che lo sia, ci saremmo aspettati una considerazione diversa, sempre nell’ottica di una scelta politica che, a volere essere chiari, non contestiamo nella sua forma ma nei suoi contenuti.
Oggi abbiamo grandi difficoltà a spiegare ai nostri giovani quali motivazioni porteranno ad essere Loiero il leader da sostenere nella prossima competizione elettorale.
Dovremo spiegare, senza averne contezza reale, quale è stato il contributo offerto da Loiero al movimento in questi anni in cui la militanza, non ce ne vorrà se ci atteniamo ai fatti con un po’ di presunzione, l’abbiamo fatta solo noi.
Avremmo capito le ragioni di una scelta autonomista, avremmo condiviso e sponsorizzato ogni progetto politico che andasse nella direzione indicata nel tempo ma, oggi, non possiamo far altro che prendere contezza di fenomeni devianti rispetto al progetto originario, rispetto alla nostra matrice autonomista e meridionalista.
Nonostante tutto, noi ci siamo, siamo ancora qui.
Oggi però occorre l’obbligo per noi tutti, per tutti coloro che hanno fiducia in noi e nelle nostre scelte, di palesare la nostra difficoltà nel continuare su questo percorso.
Siamo sicuri che Lei, caro Presidente, sarà in grado di darci le motivazioni reali delle scelte operate, saprà mostrarci un percorso politico coerente che veda noi come protagonisti, non che ci necessiti visibilità, ma nel rispetto del lavoro operato negli anni.
Questo è ciò che si aspetta la Calabria autonomista e meridionalista, quella della prima e dell’ultima ora.
Quella che è rimasta quando tutti andavano via.
Raffaele Papa – Commiss. Provinciale Cosenza Francesco Plastina - Commiss. Provinciale Giovani
Michele Tucci – Coord. zona Alto Ionio Valerio Zumpano – Coord. zona Sila
Fedele Longobucco– Coord. zona Medio Ionio Fernando Iannuzzi – Coord. zona Area Crati
Luigi Mazza– Coord. zona Basso Ionio Gabriele Rizzuti – Coord. zona Presila
Paolo Le Rose– Coord. zona Basso Tirreno Francesco Pascale – Coord. zona Alto Tirreno
Francesco De Cesare – Coord. zona medio Tirreno Franco Sorrentino – Coord. Area Savuto
Silvio La Regina – Coord. zona basso Pollino
Pierfrancesco Iorio – Componente Assemblea Federale Emilio Cinelli – Componente Assemblea Federale