‘Ndrangheta: beni per 10 mln sequestrati ad affiliati cosche Palmi e Seminara

Reggio Calabria Cronaca

Beni per un valore complessivo di dieci milioni di euro sono stati sequestrati dalla polizia in esecuzione di un provvedimento emesso dall'autorità giudiziaria nei confronti di due presunti appartenenti alle cosche di 'ndrangheta Gallico e Bruzzise, operanti nei territori di Palmi e Seminara. I provvedimenti di sequestro, emessi dalla sezione misure patrimoniali del Tribunale di Reggio Calabria, sono stati eseguiti dalla squadra mobile e hanno interessato immobili, imprese e società aventi sede nelle province di Reggio Calabria, Milano, Bergamo e Cremona, nonché polizze assicurative e conti correnti.

I due presunti 'ndranghetisti sono stati entrambi già destinatari di provvedimento cautelare nell'ambito dell'operazione denominata "Cosa Mia". (AGI)

h 9:46 | Destinatari del provvedimento di sequestro sono sequestro Antonino Ciappina, 37 anni, di Vibo Valentia e Matteo Gramuglia, 60 anni, di Palmi (RC). L'operazione "Cosa Mia" aveva coinvolto i maggiori esponenti delle 'ndrine dei Gallico-Morgante-Sgrò-Sciglitano di Palmi e quelle contrapposte dei Bruzzise-Parrello operanti nella frazione di Barritteri di Seminara, protagoniste di una sanguinosa faida tra il 2004 ed il 2008. Gli arrestati erano stati accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione aggravata e altri delitti contro il patrimonio, con particolare riferimento agli appalti legati all'ammodernamento del V macrolotto dell'autostrada A3 (tra gli svincoli di Gioia Tauro e Scilla), in relazione ai quali estorcevano alle ditte appaltatrici il pagamento di una tangente del 3% sull'importo fissato nel capitolato d'appalto nonché il rifornimento di calcestruzzo da aziende vicine agli ambienti mafiosi. In particolare, Ciappina, secondo le accuse, avrebbe fornito "un costante contributo per la vita dell'associazione", dedicandosi prevalentemente alle attività estorsive per conto del boss Rocco Gallico, di cui era uomo di fiducia, contribuendo al mantenimento della sua latitanza.

A Gramuglia, unitamente al figlio Vincenzo, era stato contestato di essere imprenditore "di riferimento" della cosca di 'ndrangheta dei Parrello-Bruzzise, operante nel comune di Palmi, ottenendo, sui lavori del V macrolotto della A3, sub-appalti, forniture e noli con le tipiche modalità mafiose. Nel dicembre 2005, in concomitanza con l'esecuzione dei lavori di ammodernamento dell'A3 nella zona di "competenza" (Barritteri di Seminara), l'oggetto sociale della ditta individuale di Matteo Gramuglia, che per quasi trenta anni si era occupata esclusivamente del trasporto di legname, era stato modificato ad hoc con l'aggiunta dell'attività di commercio all'ingrosso di materiale da costruzione, quali ghiaia, sabbia e pietrisco provenienti da cave autorizzate. Anche l'impresa individuale di Gramuglia, nel 2006, aveva modificato l'originario oggetto sociale, rappresentato dalla coltivazione di cereali e dal trasporto del legname, aggiungendo l'autotrasporto di cose per conto terzi.

Il valore dei beni sottoposti a sequestro ammonta a 10 milioni di euro. In particolare, ad Antonio Ciappina sono stati sequestrati: un immobile sito nel Comune di Palmi (RC); quote sociali ed il patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) della società "Lovena srl", con sede legale a Milano ed operante nel campo della costruzione di edifici residenziali, con unità locale avente sede a Crema; quote sociali e patrimonio aziendale, comprensivo di conti correnti, della società "Varedil costruzioni srl", con sede legale a Palmi operante nel settore dell' acquisto, vendita, permuta, locazione e sublocazione di immobili civili, industriali e rustici, nonché della costruzione di immobili civili e industriali; quote sociali e patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) della società "Diana pallet srl", avente sede legale a Treviglio (BG), specializzata nell'attività' di commercio all'ingrosso di legname, operazioni di facchinaggio, trasporto merci e manovalanza in genere; lavori di pulizia in genere; il patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) dell'impresa individuale "outlet della frutta di Cotugno stefania", con sede legale a Mozzanica (BG); polizze assicurative ed altri conti correnti, libretti di deposito al portatore o nominativi. Per quanto riguarda Matteo Gramuglia, i beni raggiunti dal provvedimento consistono in 9 polizze assicurative ed altri conti correnti, libretti di deposito al portatore o nominativi.